Speciale – Quando la maglia è il simbolo: tutti i numeri delle stelle ritirate nel calcio

Quante stelle salite al cielo troppo presto nel mondo del calcio. Malori fatali in campo, incidenti stradali. Storie che si incrociano. Che ti tolgono il fiato. L’ultima quella di Astori. Ma prima di lui tantissimi altri. In Italia, in Europa e nel Mondo. La riconoscenza nei gesti. Il più simbolico: quello di ritirare la maglia. E allora ricordiamole queste storie. fatte di calciatori che sono rimasti immortali. Per l’amore che i loro tifosi provavano per loro.

 

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Muore alle 2:00 del mattino dell’8 maggio 2008, di ritorno da una festa a cui aveva partecipato ad Anversa.. Il calciatore, di origine italiana, perse la vita in un incidente automobilistico. Mentre stava tornando a casa perse il controllo della sua Porsche e finì in un fossato prima di colpire un albero. La Nazionale belga, alla prima uscita internazionale dopo tale evento contro l’Italia il 31 maggio 2008, ha indossato una fascia nera al braccio e rispettato un minuto di silenzio in sua memoria. Il Brugge decise di ritirare la sua maglia numero 23.

 

[tps_title]Mohamed Abdelòwahab[/tps_title]

Muore il 31 agosto 2006 all’età di 22 anni per un attacco cardiaco, durante un allenamento. Egiziano, gioca anche in Nazionale. A farlo esordire, l’allora ct italiano Marco Tardelli che lo convoca per le qualificazioni ai Mondiali del 2006 e fa il suo debutto in Nazionale il 6 giugno 2004 contro il Sudan. Con l’Al Ahly vince una Caf Champions League, due titoli nazionali egiziani. Poi la morte e l’Al Ahly in sua memoria, ritira la maglia numero 3.

 

[tps_title]Giacinto Facchetti[/tps_title]

Giacinto Facchetti (18 luglio 1942 – 4 settembre 2006) è stato un calciatore italiano che ha giocato come difensore. Dal gennaio 2004 fino alla sua morte, è stato presidente di Internazionale, il club italiano per il quale ha giocato per tutta la sua carriera da club negli anni ’60 e ’70. Ha giocato 634 partite ufficiali per il club, segnando 75 gol, ed è stato un membro dell’Inter che viene spesso definito “Grande Inter”, sotto la guida di Helenio Herrera, con il quale ha vinto quattro titoli di Serie A, una Coppa Italia, due coppe europee e due coppe intercontinentali.

 

[tps_title]Piermario Morosini[/tps_title]

Piermario Morosini (5 luglio 1986 – 14 aprile 2012) è stato un calciatore professionista italiano che ha giocato l’ultima volta come centrocampista del Livorno, in prestito dall’Udinese. Il 14 aprile 2012, durante una partita tra Pescara e Livorno, Morosini ha subito un fatale arresto cardiaco in campo.

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[tps_title]Marc-Vivien Foè[/tps_title]

Marc-Vivien Foé morì il 26 giugno 2003 dopo un malore durante la semifinale della Confederations Cup giocata a Lione tra Camerun e Colombia. Era il 72’ e cadde al suolo perdendo i sensi. Soccorso da compagni ed avversari, è deceduto dopo un’ora di tentativi di rianimazione effettuati negli spogliatoi dai risultati inutili. L’autopsia rivelò la causa: attacco cardiaco, causato da una malformazione al ventricolo sinistro Secondo alcuni specialisti la presenza di un defibrillatore allo stadio avrebbe salvato la vita all’atleta. Numerosi tributi al calciatore sono stati espressi. Dopo la scomparsa, oltre al ritiro della maglia numero 23 da parte del Manchester City, anche il Lens (squadra francese che lo aveva lanciato), ritirò la sua storica numero 7.

[tps_title]Junior Malanda[/tps_title]

Muore non ancora ventenne. Nei primi giorni del 2015, in un tragico incidente stradale mentre stava raggiungendo in aeroporto i suoi compagni di squadra del Wolfsburg, in partenza per una tournèe in Sudafrica. L’auto, guidata dal calciatore dell’ Anderlecht Anthony D’Alberto, sbandò andandosi a schiantare contro un albero dopo aver superato il guardrail. Junior Malanda, morì sul colpo. Il 2 luglio la decisione della società tedesca di ritirare la sua maglia numero 19.

[tps_title]Jason Mayèlè[/tps_title]

Nazionale congolese, arrivò in Italia nel 1999 accolto dal Cagliari. Dopo due stagioni l’ingaggio del Chievo e l’esordio con gli scaligeri in serie A. La dipartita il 2 marzo del 2002. Morì a 26 anni in seguito ad un tragico incidente stradale verificatosi a bussolengo, in provincia di Verona. Erano le 8.15, si stava dirigendo allo stadio per un allenamento. Lo schianto frontale con un’altra auto. Ambiente clivense sconvolto. E la società, d’accordo con i propri tifosi, decise di omaggiare la memoria di Jason con il ritiro della maglia da lui indossata. La numero 30.

[tps_title]Davide Astori[/tps_title]

Il 4 marzo 2018, poco prima delle dieci del mattino, il capitano della Fiorentina Davide Astori, 31 anni, non si presenta a colazione. La squadra è in ritiro a Udine per la partita di campionato in programma alle 15: i dirigenti lo trovano morto in camera, nel suo letto. Il calcio sotto choc si ferma.
Astori, bergamasco di San Giovanni Bianco , aveva iniziato la carriera nelle giovanili del Milan prima di passare da Pizzighettone, Cremonese, Cagliari, Roma e Fiorentina. Per lui anche 14 presenze in nazionale e un gol, nella Confederations Cup.

[tps_title]Micael Favre[/tps_title]

Colpito due volte. E morto sul campo, tra l’ incredulità e le prime polemiche che montano. L’ultimo decesso in ordine di tempo in una partita di calcio ha uno scenario minore — un incontro della Liga Departamental di Colón, gara del campionato regionale di Entre Rios in Argentina — e come vittima il giocatore Micael Favre del San Jorge de Vila Elisa. Favre, 24 anni, ha subito un doppio intervento, inspiegabile, da parte dei suoi avversari: in un primo momento ha ricevuto una ginocchiata involontaria alla testa, poi, rialzandosi, ha incassato un pugno sferrato da un altro avversario

[tps_title]Gianluca Signorini[/tps_title]

 

Gianluca Signorini (Pisa17 marzo 1960 – Pisa6 novembre 2002) è stato un calciatoreallenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo difensore.

Bandiera del Genoa, è ricordato dai tifosi genoani come Il Capitano. La stessa società ha ritirato la sua maglia n. 6 dalla numerazione ufficiale.

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