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Avellino – Il retroscena – Nessuna società a tre: Taccone al 100% o D’Agostino-Gubitosa

Tutto può succedere. Davvero tutto. Non sono esclusi colpi di scena. E l’entrata di D’Agostino in società non è scontata. Perchè se Taccone non otterrà dalla trattativa quello che vuole, lascerà il tavolo della contesa e continuerà da solo. Inutile parlare di percentuali. D’Agostino al 60%, Taccone e Gubitosa al 20%. Nulla di tutto questo. C’è la reale sensazione che, se Taccone deciderà di vendere, lo farà nella totalità. Cederà tutto il suo 80% e non resterà socio nè di D’Agostino nè quantomeno di Gubitosa che negli ultimi giorni ha affondato i colpi nei confronti dell’ex socio, scherzando ai limiti dell’offesa sul concetto di Holding Taccone per lui definita come  semplice laboratorio di analisi.

Quindi, tra i due l’amore è finito e tutto fa pensare che la presenza di entrambi nel nuovo organigramma societario è incompatibile.

C’è di più. D’Agostino e Gubitosa propendono per nominare oltre ad un amministratore unico (la cui carica sarà affidata a Di Gennaro, qui il suo profilo)anche un nuovo direttore generale, il cui nome è top secret ma pare sia una persona con grossa esperienza in serie A. Il che significa, mettere fuori dai ruoli di comando anche Massimiliano Taccone a cui i due nuovi probabili soci avrebbero pensato di affidare un ruolo marginale (forse settore giovanile ndr).

A questo punto, Taccone potrebbe decidere di uscire di scena definitivamente per ripartire dalla Cavese, società a cui l’attuale patron avellinese ha sempre mirato.

Quindi, al momento sono solo ipotesi perchè la verità la conoscono solo i tre, gli scenari potrebbero essere davvero solo due.

Il primo: Taccone da solo al comando che rifiuta l’offerta e decide di andare avanti.

Il secondo: D’Agostino al 60% e Gubitosa che sale al 40%. Nuovo amministratore unico, nuovo direttore generale, posizione di Enzo De Vito da valutare, conferma di Novellino per i prossimi due anni, un grosso sponsor nazionale.

Lunedì dovrà essere per forza di cose il giorno verità. Al momento impossibile quantificare l’offerta del duo D’Agostino-Gubitosa. Anche perchè non si conosce a quanto ammonterà la chiusura del bilancio al 30 giugno 2017. Il 2016 si è chiuso con una perdita di quasi 2,5mln di euro. Il che influisce e di molto sul valore del pacchetto azionario dell’Avellino. Le perdite, naturalmente, finiscono nella valutazione dell’acquisizione.

Il destino è in mano ai tre. Taccone da titolare dell’80% del pacchetto azionario chiede il massimo. La base potrebbero essere i 6mln che confessò di voler chiedere per la cessione dopo una riunione al Comune di Avellino?

ECCO COSA DISSE ALLORA

Per quella cifra spuntò nel Mandamento anche uno striscione polemico dopo la protesta che si accese in tutta la provincia per il mancato esonero di Toscano (GUARDA LA FOTO). Ma quella fu una settimana difficile. Arrivarono striscioni ed attacchi ovunque.

Anche a Gubitosa (CLICCA QUI PER LA FOTO).

Fu una settimana infernale che sancì la rottura completa tra la tifoseria e la società ((TUTTI GLI STRISCIONI DELLA PROTESTA)Frattura ricomposta con l’arrivo di Novellino e il senso di responsabilità di tutti che si unirono alla squadra, aprendo una tregua fino al termine del campionato.

Ma ora si è arrivati al capolinea. Qualsiasi cosa accadrà, l’Avellino dovrà ripartire. Con Taccone o con D’Agostino non è dato sapere. Lunedì. Di sicuro lunedì arriverà la fumata. Che sarà nera o bianca. Non ci sarà una via di mezzo. O Taccone resta al comando al 100% (per poi aprire ad altri suoi soci) o saliranno in sella D’Agostino e Gubitosa. Difficile pensare ad una società a tre sinceramente. Questa potrebbe essere davvero la novità dell’ultima ora. Ecco perchè Taccone chiede di più. Per uscire di scena dopo 8 anni di grandi successi e soddisfazioni.

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