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Catania, Lo Monaco: “Bari e Avellino non ci spaventano. L’anno prossimo riproveremo a salire”

Il Catania ha detto addio alla Serie B, dopo l’incredibile eliminazione dai playoff di Serie C, subita a Trapani. Dopo il 2-2 dell’andata al Massimino, gli etnei dovevano vincere assolutamente domenica al Provinciale, ma la gara è terminata 1-1, sancendo la qualificazione in semifinale playoff del Trapani, in virtù della migliore classifica in campionato.

Un’occasione persa per il Catania che puntava alla rapida risalita in B, ma che ha fallito clamorosamente l’occasione sia in campionato che ora ai playoff. Amareggiato, l’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco, che si è scagliato contro l’arbitro, protagonista della gara, che ha visto il Catania chiudere in 8. Catania che ci riproverà ora l’anno prossimo, ma in un campionato che vedrà il ritorno di Bari e Avellino, il Foggia e attenzione alla Salernitana.

Queste le parole di Lo Monaco a Itasportpress.it: “Partita con il Trapani decisa dall’arbitro. Una vergogna e vi elenco gli episodi che ci hanno condannati: punizione inesistente che ha portato poi al vantaggio del Trapani; fallo da espulsione di Scognamillo su Llama con una gomitata che ha spaccato la testa al nostro giocatore; espulsione di Esposito totalmente inventata perché non ha colpito nessuno; Biagianti ha semplicemente interrotto un’azione offensiva del Trapani con un intervento ai limiti ma senza sfiorare l’avversario; Calapai voleva il pallone per battere la rimessa laterale mentre un calciatore del Trapani che si trovava in panchina ha cercato di trattenere per più tempo la sfera. Poi nel complesso l’atmosfera di ieri è stata surreale. Atteggiamenti provocatori che con il calcio non hanno nulla a che fare. Ostruzionismo da parte di tutti i presenti in campo del Trapani. E’ stato un anno disgraziatissimo visto come è iniziato. Eravamo in B ma poi sapete come è finita. Abbiamo cominciato a giocare in autunno quando la Juve Stabia era capolista con 15 punti. Ce ne sono capitate di cotte e di crude e non posso definirlo un campionato regolare. Un torneo certamente falsato dall’inizio alla fine e che si è chiuso nel peggiore dei modi. Essere eliminati dalla competizione come siamo usciti noi ieri, è la giusta conclusione di come è iniziata la stagione. Ma una cosa sicuramente è da salvare: l’affetto della gente. 22 mila mila tifosi contro il Trapani sono un numero importante. Ancora una volta hanno dimostrato di essere una tifoseria che ama la squadra. La cosa positiva è che finalmente la prossima stagione potranno seguirci anche in trasferta. Il tecnico? Non abbiamo fretta e certamente non è che adesso dobbiamo spaventarci per la presenza al prossimo campionato di Bari, Avellino e Foggia. Dove sta scritto che queste squadre che sono arrivate ora in C hanno più credenziali di noi? Faremo un campionato duro e ci riproveremo di nuovo ad andare in B”. 

 

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