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“Da Novellino ci aspettiamo ordine e scelte coraggiose. Ora serve identità”

Caro direttore,

Novellino dunque. Col suo staff ed il suo 4-4-2 (di solito). L’ho twittato prima dell’ufficializzazione e per ovvia coerenza lo confermo a firma arrivata: avessi potuto scegliere io, mi sarei indirizzato su altri tecnici. Ma è probabile che alcuni fossero fuori portata dal punto di vista economico ed altri non se la sentissero di assumere la guida di una squadra così malconcia. Novellino il meglio di sé l’ha dato qualche anno orsono, le ultime esperienze sono state un po’ così, anche se poi Palermo non fa testo. Grande motivatore piuttosto che uno capace di far giocar bene le proprie squadre. E all’Avellino, scarso com’è, serve invece soprattutto un’identità. Quella che Toscano non ha mai saputo dargli, incapace di scegliere una linea: cambi di uomini e di modulo, coerente con la propria incoerenza fino all’ultimo. Giusto che con Toscano se ne vada il preparatore atletico: tutti questi infortuni è una barzelletta giustificarli col sintetico! Suvvia, un minimo di dignità.

Adesso si volta pagina. Ci si prova almeno, ma mi pare evidente che senza qualche acquisto “vero” nella finestra invernale non ci salveremo. Potrei fare la lista dei giocatori inadeguati per la categoria e a maggior ragione per una piazza come Avellino, ma non serve, i nomi li sanno tutti, compresi i diretti interessati. Da Novellino, che ha il vantaggio di conoscere la piazza e le sue aspettative, mi aspetto un po’ d’ordine, scelte coraggiose se necessario, ma in particolare il rilancio di due giocatori. Il primo: Ardemagni. Non esiste che si sia dimenticato come si fa a far gol, esiste ancora meno che si ritrovi retrocesso al ruolo di quinta o sesta punta, dietro anche Bidaoui. Il secondo: Jidayi. Con Tesser s’era scoperto essere un ottimo centrale, ma andrebbe testato anche nella sua posizione originale di mediano. Al netto dello stop per infortunio Toscano non lo ha mai considerato. Una bestemmia, visto chi gioca.

Animo comunque, peggio di quanto fatto fin qui, dalla figuraccia di Bassano alla resa indecorosa di Cesena, non si può fare. Su questo ci scommetto.

 

Omar Gargantini

 

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