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Ecco Ardemagni: “Io, terrone del Nord, darò tutto per veder sorridere i lupi”

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“Ad Avellino ti senti davvero un calciatore. Sono un terrone del Nord. E sono fiero. Perchè qui sono rinato, grazie ad un ambiente fantastico, ad un gruppo stupendo. Qui a vita. Perchè ho capito che nel calcio, più dei soldi, valgono anche le emozioni e qui, di emozioni, in questi mesi ne ho vissute tante. La gente pensa al calcio dalla mattina alla sera, finisce una partita e già si pensa alla prossima. Non mi era mai capitato eppure di piazze ne ho girare tante. Ma l’amore che prova questa gente per la squadra della propria città è qualcosa che non si può raccontare”. Matteo Ardemagni, si, proprio lui. Un calciatore, una garanzia. Uomo gol, leader dentro e fuori dal campo. Anche fuori. Si. Anche fuori. Perchè se l’Avellino ha ritrovato il sorriso dopo due annate mediocri sotto il profilo dei risultati, il merito è anche suo.

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L’amicizia con Moretti, il feeling con D’Angelo e Castaldo che di questo Avellino ne sono le bandiere. Leader indiscusso. Attivo sui social. Ormai è un cult. Specie su Instagram. Non termina la serata se non vai a visitare il suo profilo. Eppure ha la maturità giusta per mettere la testa a posto. Ma quando mai. In campo è un professionista. In allenamento è uno che non molla mai. Durante le gare si danna e non si risparmia. Segna e fa segnare. E poi? E poi è show.

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Ha imparato a vivere la città. Si concede ai più piccoli. Per farli innamorare. “Questa maglia pesa come un macigno quando sei in campo. E noi daremo tutto per far sorridere la gente”. Si, proprio così. Un contratto rinnovato, prolungato per un’altra stagione. E un sogno. magari portare l’Avellino in alto, sempre più in alto. Il sogno di colorare il cielo di biancoverde. E di riportare l’Avellino in serie A.

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Le sue gag ormai sono note a tutti. persino le nuotate negli spogliatoi.

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O le giocate a golf…papera permettendo.

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E gli altri ridono. Come Camarà, spesso oggetto del bersaglio in un clima gioviale e mai offensivo. E’ il prezzo da pagare per tenere Ardemagni in squadra. Lui è così. E se gli manca il sorriso non rende. E allora, teniamocelo stretto, Perchè con un Ardemagni visto quest’anno, difficilmente si potrà fare male. A lui il compito di trascinare la squadra e spingerla verso l’infinito. Quell’infinito che porta fin su. Su al paradiso. Perchè se, ed aggiungiamo se, all’Avellino riuscirà il colpaccio a Cesena, allora se ne vedranno delle belle. Perchè poi, in fondo, una Curva Sud così bella, va solo applaudita e goduta. Magari ogni fine partita. Perchè le abitudini, quelle belle, ti portano in alto. Buon campionato a Matteo e ai suoi compagni allora. E non perdete il sorriso. Perchè con quello, Avellino, può tornare nel posto che gli compete. La Serie A. Si, la Serie A. Perchè prima o poi dovrà succedere di nuovo.

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