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Economia&Calcio – Stipendi stabili, ma quanti sprechi per consulenze e spese sanitarie

Nella giornata di ieri abbiamo analizzato, principalmente le voci “attive”. Abbiamo ripercorso la chiusura di bilancio che ha portato l’Avellino ha chiudere lo scorso anno con un saldo negativo di quasi 2,5milioni di euro (L’ANALISI QUI). Abbiamo altresì evidenziato la forza dei tifosi e gli incassi dell’ultimo biennio suddivisi voce per voce (ECCO IL RESOCONTO). E con dovizia di particolari vi abbiamo elencato come si è arrivati ad un valore di produzione che ha superato nel 2016 i 10milioni di euro (LEGGI QUI)

Oggi vi parliamo dei costi che nel 2016 sono cresciuti, rispetto alla chiusura del 2015, addirittura del 30%. Dov’è la differenza?

E’ tutta nella voce Servizi che è passata da 1.697.881 del 30 giugno 2015 a 3.366.560 del 2016. Voce raddoppiata, in pratica, e la chiusura in negativo del bilancio è davvero tutta qui perchè ci sono spese e sprechi che, magari, potranno essere tagliate e lo capiremo, nella prossima chiusura di bilancio a fine giugno.

Ma come si è arrivati a 3.366.560 euro di costi per servizi?

Lo riporta la nota integrativa che, fedelmente, riporta così.

La voce comprende le spese sostenuti per servizi ed in particolare le principali sono:

  • spese di organizzazione e logistica gara Euro 51.765
  • spese per utenze 87.266 Euro
  • spese per controlli e cure sanitarie Euro 726.293
  • spese di assicurazioni varie Euro 126.662
  • spese di vitto e alloggio e locomozione Euro 363.167
  • consulenze tecniche, legali e commerciali Euro 196.732
  • spese per manutenzioni Euro 38.979
  • spese di pubblicità e propaganda Euro 84.297
  • altri compensi Euro 18.549

In pratica un terzo dei servizi è speso tra consulenze tecniche e commerciali e quasi clamorosamente spese per controlli e cure sanitarie. Troppe se si considerano anche i 90mila euro scarsi impiegati per pubblicità e propaganda.

Ma andiamo avanti.

Voce Salari e Stipendi.

Il 2016 ha procurato un esborso di 5.350.710 euro, qualcosa in più rispetto ai 5.178.801 euro del 2015 a cui vanno aggiunti 319.677 euro per costi sostenuti per “altro personale”, dimezzati del 50% rispetto al 2015 (erano stati 678.700 euro).

Pesanti le spese sostenute per il “godimento di beni di terzi” pari a 224.358, costi per materie prime pari a 604.996 ed oneri sociali per 1.126.293 euro. 

Il 2016, quindi, si è chiuso al 30 giugno con costi di produzione pari a 13milioni di euro e 16mila euro. Nel 2015 c’era stata una gestione di spesa più oculata che aveva portato ad una spesa di produzione di “soli” 10.682.929 euro.

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