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Elezioni FIGC – De Laurentis: “È stata una perdita di tempo e una rottura. Il calcio va ricostruito”

La FIGC avrà un commissario, è quanto emerso dalle attesissime elezioni in programma quest’oggi a Fiumicino. Le tre votazioni ed il ballottaggio finale hanno portato ad un nulla di fatto, con il senatore Cosimo Sibilia visibilmente infastidito per quanto accaduto dietro le quinte, invita i propri elettori a votare scheda bianca, trascinando inesorabilmente la FIGC nelle mani del Coni.

Ma le dichiarazioni post elezioni sono lo specchio della situazione paradossale che colpisce il calcio italiano, con Damiano Tommasi che commenta cosi: ”Per il nostro percorso abbiamo deciso di non esprimere il nostro voto: certamente è una sconfitta e sicuramente ci sarà il commissario. Ma è giusto che qualcuno di esterno ci metta mano. Forse non è un caso che siamo fuori dal mondiale – ha aggiunto Tommasi – Avevamo bisogno di un cambiamento e ritenevamo che nessuno dei due candidati lo rappresentasse sul serio”.

Gravina, avversario dell’irpino Sibilia, risponde alle parole del senatore di Forza Italia in modo duro, infastidito per il presunto accordo accettato in un primo momento e poi rifiutato: “Non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro”, evidenziando come ci siano ricostruzioni della vicenda diametralmente opposte. Per Sibilia l’accordo era oramai raggiunto, per Gravina, a quanto pare, ci si era fermati prima. Stando ai rumors, il senatore Sibilia avrebbe dato la propria disposizione a cedere la presidenza a Gravina in cambio di alcune deleghe importanti.

Parole dure da parte del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, visto più volte vicino a Sibilia, che conclusasi l’elezioni commenta stizzito: “È stata una perdita di tempo e una rottura, come avevo previsto. Lo sapevo che finiva così. Il calcio va ricostruito dalle fondamenta.” Si aggiunge il commento di Ferrero, patron della Sampdoria: “Era scritto che finiva così visto che c’erano tre candidati, dovevamo rinviare le elezioni e trovare una condivisione e partecipazione perché il calcio ci guarda e al centro va messo il pallone e non le poltrone. È stata una buffonata, ora ci sarà il commissariamento, ma io sono un po’ malizioso, per me c’era sotto un piano per andare verso questa direzione”. 

Insomma insieme alla Serie A commissariata, dove un accordo sembra lontano, adesso tocca anche alla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Adesso spetta al coni commissariare la FIGC e trovar il giusto traghettatore, in grado di soddisfare gli interessi di tutte le leghe e capace di dar nuova vita al calcio italiano, in caduta libera già da prima del crollo con la Svezia.

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