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Focusmatch #AvellinoLatina: basta chiacchiere, difendiamo la categoria!

Basta chiacchiere, difendiamo la categoria! Per l’Avellino quella con il Latina è una sfida senza domani. Non esiste alternativa alla vittoria. 3 punti per salvarsi. Scivolare nel limbo dei playout sarebbe solo il preludio della caduta all’inferno.
Gli avversari
Penalizzato e retrocesso. In esercizio provvisorio e con il concreto rischio di fallimento. Imbattuto da 4 partite. Con grande orgoglio il Latina sta chiudendo in modo dignitoso la sua tribolata stagione. Una stagione in cui non è mancato davvero nulla in casa pontina. Tra novembre e gennaio, 10 risultati utili di fila facevano addirittura sognare qualcosa di grande (playoff). Poi il caos societario e le partenze sul mercato (Scaglia su tutti) hanno spinto la squadra verso un tunnel senza via d’uscita, affrontato comunque con grande dignità e con la testa sgombra da pensieri. Mente libera, la stessa con la quale i nerazzurri affronteranno la trasferta in terra irpina. Pronti a non regalare nulla. Con la speranza che non sia l’ultima gara a determinati livelli.
L’angolo tattico
Vivarini, tecnico bravo e preparato che ha fatto intravvedere buone qualità in questa stagione, si affiderà al 3-4-2-1 delle ultime uscite. Dellafiore in difesa e De Giorgio in attacco, tra i più positivi nella sfida con il Perugia, saranno i perni dell’undici pontino. Per il resto chance per qualche giovane (Maciucca), con la concreta possibilità di rivedere nuovamente sul manto erboso del Partenio gli ex biancoverdi Nica e Roberto Insigne.
I lupi
Nell’ultimo mese biancoverde ci sono state troppe chiacchiere e pochi fatti concreti, con la lingua più veloce e attiva rispetto ai piedi. I bonus salvezza sprecati, da Pisa in poi, sono stati tanti. Adesso ne resta soltanto uno. I processi si faranno, a bocce ferme. Ora è il momento di pensare solamente al Latina. Una sfida da vincere a tutti i costi per mantenere la categoria. Con la spinta di una provincia intera, pronta di nuovo a dare tutto ad una squadra che nell’ultimo periodo poco o nulla ha dato in cambio. Le scelte di Novellino saranno quasi obbligate. Ma ciò che importa è che si faccia gruppo compatto per l’ultima battaglia. Vanno tirati fuori gli artigli, chi non se la sente passi la mano. Non c’è bisogno di nomi, ma di cuore e attributi. Come sempre, più di sempre. Per vincere e chiudere il discorso. Basta chiacchiere, difendiamo la categoria! Filippo Abbondandolo

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