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Serie B: la nuova mutualità taglia 3 mln ai club

La Lega di Serie B proverà per la quarta volta a nominare il presidente, carica vagante dalle dimissioni di Andre Abodi. L’appuntamento è per il 31 luglio, dopo gli assalti al vertice della Serie B da parte di Lotito e le polemiche suscitate nei successivi mesi, prende piedi la possibilità dell’elezione dell’attuale presidente pro tempore Andrea Corradino.

Il quadro della serie b risulta spaccato a livello politico, ma ci sono molti punti in comune per le riforme amministrative. Non ultima la scelta di allungare le panchine fino ad un massimo di 12 riserve per match, regola già prevista dalla serie A e in Lega Pro

Attenzione particolare, che nelle scorsa stagione ha destato non poche preoccupazioni, è il discorso mutualità, a rischio di taglio da parte del governo, volto a premiare chi dedica risorse ai settori giovanili e alle infrastrutture. La cifra è di circa 70 milioni di euro da ridistribuire, come già detto, in base ai meriti. La riforma della legge Melandri ha predisposto l’utilizzo di questi fondi solo per scopi specifici, limitando le società di Serie B che finora erano abituate ad un entrata extra per stipendi e/o per ripianare il bilancio. Questo vuol dire un taglio medio di 3 mln di euro a squadra, una cifra che in Serie B può fare la differenza tra l’iscriversi e lo scomparire.

I premi economici derivati dalla Coppa Italia verranno distribuiti in maniera più equilibrata fra i vari club, attenzione maggiore ai club che perdono la disponibilità dei giocatori per convocazioni in Nazionale.

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