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Serie D – Pasculli: “Ultima giornata semplice giocare con una retrocessa? Ricordatelo alla Roma con il Lecce”

Ultimi 180 minuti di Serie D, con Avellino e Lanusei impegnati in un testa a testa divisi solo da due punti, appannaggio degli ogliastrini. I lupi e i sardi, nelle ultime due gare dovranno vedersela con squadre che stanno lottando per non retrocedere e soprattutto il Lanusei, l’ultima giornata, potrebbe andare in casa della Lupa Roma, già retrocessa (probabilmente). Ma il pronostico che potrebbe essere scontato, non sempre è andato così. L’ultimo caso, nella giornata scorsa di Serie A, un Chievo retrocesso capace di vincere a Roma con la Lazio. Ci sono ricordi clamorosi in Serie A, con squadre che hanno perso scudetti all’ultima giornata con club retrocessi, come la “fatal Verona” per il Milan o negli anni ’80, la clamorosa sconfitta in casa della Roma, con il Lecce già retrocesso, per 3-2. 

In quella gara, era presente Pedro Pablo Pasculli, ex calciatore argentino, campione de Mondo 1986, amico di Maradona. Pasculli, l’anno scorso tecnico della Torres, tra l’altro, ora allena il Valdiano, in Eccellenza campana, stesso girone del San Tommaso. Le parole dell’ex giocatore argentino che parla di quell’episodio con la Roma, dell’Avellino con la Torres e anche del San Tommaso che ha affrontato.

Queste le parole di Pasculli a Radio Punto Nuovo: “Dispiace che squadre come la Torres e l’Avellino e altre big di altri gironi, sono ora in Serie D. Io ho allenato la Torres l’anno scorso e ho provato a fare qualcosa di importante ma fu complicato. A cosa è dovuto questo problema? Credo che un pò la crisi che ha colpito l’Italia non ha portato più a grandi investitori come anni fa che amavano lanciarsi nel pallone e creare grandi piazze. Gli argentini ad Avellino? Quando si punta sul sangue caliente degli argentini non sbagli quasi mai, soprattutto in piazze del Sud. A Napoli c’è stato Maradona, io al Lecce, ad Avellino avete avuto Ramon Diaz. Mazzone una volta disse vorrei una squadra con 11 argentini, gente che va alla guerra, gente che non molla mai, la garra, l’ardore argentino è sempre determinante. Quindi il fatto che l’Avellino ha alcuni argentini in rosa ti porta davvero a qualcosa i più. Il Lanusei deve incontrare una retrocessa l’ultima giornata? Nessuno ti regala nulla. Io ero nel Lecce 1985, la Roma era appaiata alla Juve per vincere lo scudetto in quell’ultima giornata, noi eravamo retrocessi. Vincemmo quella partita 3-2 all’Olimpico, la Roma perse lo scudetto ma noi ci giocammo la gara della vita pur non avendo motivazioni. Deve fare attenzione l’Avellino domenica e lo stesso Lanusei. C’è bisogno di attenzione al massimo e non sottovalutare l’avversario, che anche se retrocesso, non regalerà nulla”. 

Pasculli allena ora il Valdiano, che era nel girone del San Tommaso, e sta lottando nei playout di Eccellenza. Parole anche sul San Tommaso, che ha affrontato nel girone: “Hanno fatto una impresa, io davo per favorito il Cervinara, ma il San Tommaso ha davvero fatto un campionato eccezionale e fatto la storia. Complimenti a loro”. 

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