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Sidigas – La Procura ha ordinato il sequestro preventivo d’urgenza per De Cesare e sue imprese

Il mondo Sidigas, a pochi giorni dall’udienza fallimentare del 12 luglio, riceve una batosta non indifferente che potrebbe affondare anche le società sportive. Nella giornata odierna, infatti, il procuratore aggiunto di Avellino, Vincenzo D’Onofrio, ha firmato un decreto di sequestro preventivo a carico dell’azienda diretta dall’imprenditore Gianandrea De Cesare.

I reati ipotizzati all’imprenditore napoletano sono vari: false in comunicazioni sociali, omesso versamento di iva, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio.

I militari della guardia di finanza di Avellino sono a lavoro da questa mattina per eseguire quanto firmato dal gip, Fabrizio Ciccone.

L’inchiesta è iniziata dopo la segnalazione del giudice dell’esecuzione del tribunale di Avellino per una procedura di esecuzione immobiliare tra Eni e Sidigas. Il magistrato avrebbe verificato la presunta insolvibilità di De Cesare rispetto ad un credito di circa 12 milioni di euro. In realtà oltre 20 milioni con gli interessi di mora), vantato dall’Eni nei suoi confronti. La perizia avrebbe accertato un patrimonio assolutamente insufficiente a far fronte al debito, oltre all’assenza di liquidità il patrimonio immobiliare della Sidigas ammonta a poco più di 200.000 euro.
Sono stati svolti altri accertamenti per verificare la contabilità della società e verificare eventuali criticità nella sua gestione. Sono state riscontrate forti anomalie. Per gli inquirenti “il Gruppo Sidigas ha scelto da numerosi anni di finanziarsi mediate il sistematico omesso versamento dei debiti tributari periodicamente liquidati e dichiarati dal gruppo stesso e afferenti accertamenti tributari negli uffici o imposte.”

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