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Sportdays 2019 al via. La famiglia avanti a tutto

Lo Sport e la Famiglia

Lo sport, negli ultimi anni, è diventato, sempre più, parte della nostra vita quotidiana sia come protagonismo diretto che come spettatori passivi. Il nostro obiettivo, naturalmente, è quello di fare in modo che tutti siano protagonisti e che lo siano in modo corretto. È indubbio, checchè ne dicano i nostalgici, che è aumentato enormemente il numero delle persone, di qualunque età, che pratica svariate discipline sportive. Negli anni passati, infatti, erano pochissime le discipline praticate, anche per motivi economici, che, ancora oggi, persistono. Bisogna, quindi, fare in modo che tutti possano praticare tutte le discipline sportive, abbattendo le difficoltà orografiche, organizzative, tecniche ed economiche. Un piccolo passo in questa direzione può essere fatto, e scusate se lo ribadisco per l’ennesima volta, inserendo l’attività motoria strutturata in tutta la scuola primaria. Sportdays, nel suo piccolo, contribuisce al raggiungimento di tali obiettivi presentando tante discipline sportive in modo gioioso e tenendo presente che lo sport non deve isolarci dagli altri contesti ma essere aperto a tutte le problematiche ed istanze sociali per dare una sintesi completa del nostro pensiero. Sappiamo bene che non è un percorso semplice ma, nel contempo, siamo certi che il rispetto di principi metodologici corretti, ad incominciare dalla lotta alla specializzazione precoce, possano dare i loro frutti nell’evitare l’abbandono precoce della pratica sportiva e rafforzare la sensibilità verso tematiche complessive per dare risposte positive nel contesto della vita quotidiana. Questa edizione di Sportdays concretizza ulteriormente la nostra volontà di una pratica sportiva che veda assieme i figli con i propri genitori, i nipoti con i propri nonni, in un clima di protagonismo reale e nel rispetto delle regole, riaffermando il luogo di sport come punto di divertimento, di aggregazione e di educazione ove il “protagonista” vada motivato con gioia e piacere. Credo, infine, che la scelta “obbligata” di organizzare Sportdays al Parco Manganelli abbia rafforzato la nostra convinzione di dover valorizzare una struttura bellissima che non viene considerata adeguatamente nelle sue grandi potenzialità. Vi sono, naturalmente, delle grosse criticità che, con un cambio di passo, possono, almeno in parte e nelle linee essenziali, essere superate. Speriamo di riuscire, con la nostra manifestazione, a far divenire il Parco un luogo ove trascorrere una intera giornata a contatto con la natura, miscelando nel modo giusto i più svariati interessi e lo sport.

Prof. Giuseppe Saviano

Delegato Coni Avellino

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