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Terza categoria – Bicchetti: “Ponteromito, possiamo fare di più. Tornare un giorno a Nusco? Solo se…”

Inizio di stagione in salita e al di sotto delle aspettative per l’Asd Ponteromito Calcio guidata da Gianpietro Celli, capace di raccogliere solo sette punti nelle prime otto giornate di campionato, frutto di due vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. A tracciare un bilancio del percorso fatto sin qui – ai nostri microfoni – ci ha pensato il direttore sportivo del club, Francesco Bicchetti (in foto al centro tra i dirigenti del Sorrento Calcio, ndr).

Il giovane direttore non ha nascosto la sua amarezza per questo inizio difficile, ma al tempo stesso ha espresso la sua fiducia sulle possibilità di risalita dei suoi. “Sinceramente il campionato non sta andando come avevamo immaginato.” – ha esordito Bicchetti – “Con i calciatori di spessore che abbiamo in organico dovevamo essere tra le prime quattro del campionato. Su ogni campo ci fanno i complimenti per il valore della squadra e per il nostro gioco, ma con i soli complimenti non si va avanti. Abbiamo avuto degli infortuni, è vero, ma il calcio è questo e bisogna accettarlo”.

Dopo la lucida analisi del momento, Bicchetti ha chiarito la sua piena fiducia nella risalita (attualmente il Ponteromito è decimo a -7 dai playoff) suggerendo anche una possibile “cura” alle difficoltà della sua squadra: “Sono assolutamente convinto di poter rientrare in zona playoff. La squadra è completa e infatti non interverremo sul mercato. Ma per farlo è necessario cambiare mentalità: se non ci si allena intensamente, non si può fare un grande campionato. Detto ciò, ci tengo a sottolineare l’educazione e il rispetto che i calciatori hanno nei miei confronti. È un qualcosa che mi ha sorpreso molto. E anche la dirigenza è assolutamente rispettosa e solidale: trovo questa cosa stupenda”.

Quando si parla con Bicchetti, è inevitabile spostare il discorso poi sul suo grande amore calcistico, il Nusco ’75. Il direttore sportivo nuscano – che vanta un’esperienza decennale come dirigente nella squadra della sua città – ha espresso parole al miele per il suo passato. “Apprezzo tantissimo il progetto del Nusco ’75, che ha deciso di puntare sui giovani del paese. Tanti criticano questa scelta, ma a mio avviso è da apprezzare. Un’altra situazione che apprezzo tantissimo è quella dell’Atletico Nusco, che si occupa esclusivamente del settore giovanile e che dà anima e cuore per far giocare bambini e ragazzi. Con entrambe le dirigenze ho un ottimo rapporto e vorrei complimentarmi con loro. Ci tengo poi a fare un ‘in bocca al lupo’ a tutti: al presidente Gerardo Bicchetti e all’allenatore Gianfranco Marino del Nusco ’75 e anche a tutto lo staff dell’Atletico Nusco, a Vito Matteo e ai mister Pino Biancaniello e Vincenzo Napolillo”.

È giusto dire che quando parla del “suo” Nusco, gli occhi di Bicchetti si illuminano. E allora diventa inevitabile chiedergli se un giorno potrà mai ritornare a fare calcio nel suo paese. Bicchetti non ha chiuso le porte, ma al tempo stesso ha posto una condizione. “La nostalgia c’è ed è tanta. Ricordo i giorni passati al campo, le riunioni e tante altre cose. Ma per fare il calcio a Nusco come è stato fatto negli anni passati c’è bisogno di tutti. Un giorno tornerei, ma solo se riuscissi a riunire tutti. Si può essere divisi su tutto, ma se in questo paese si è divisi anche sul calcio è la fine”. Mettendo da parte nostalgia e romanticismi, Bicchetti ha concluso l’intervista chiarendo come in questo momento la sua priorità sia il Ponteromito: “Adesso penso solo al Ponteromito. Voglio assolutamente fare i playoff con questi splendidi ragazzi. Possiamo farcela, ci credo”.

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