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“Tito ce l’ha insegnato, la foibe non è reato”: quando l’antisemitismo viene punito con una semplice multa

La vicenda di Anna Frank di cui sta parlando tanto in questi giorni sta sollevando numerose riflessioni  e considerazioni per ciò che riguarda la tematica dell’antisemitismo. Spulciando in rete viene fuori una vicenda che nulla ha a che vedere con lo sport, come riporta quest’oggi Fausto Biloslavo sul sito de “Il Giornale”, che risale al 24 febbraio 2002 nell’allora match Livorno – Triestina in serie C1 quando i tifosi amaranto esposero “Tito ce l’ha insegnato, la foibe non è reato”. Il riferimento era alla triste vicend delle Foibe, una delle pagine pià trsti della comunità mondiale in cui persero la vita numerose persone. In quel caso l’eco mediatico non fu pari a quello manifestatosi dopo quanto visto durante Lazio – Cagliari ma il Livorno fu multato di soli 7500 euro. Due pesi e due misure nel prendere le distanze da certi episodi che macchiano l’immagine di uno sport come il calcio.

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