Dopo aver piegato ed eliminato il Bari, l’Avellino si gioca la qualificazione in casa del Picerno. Ai lupi basta il pareggio per accedere alla fase finale della Poule scudetto, ai lucani invece serve soltanto la vittoria. In caso di ko, i biancoverdi dovranno guardare ai risultati altrui per sperare di passare il turno come la migliore seconda dei tre triangolari. Quella del Picerno è sicuramente una delle favole più belle dell’intera stagione. Inserita in un girone di ferro (H) e partita senza proclami eccessivi, la squadra lucana si è conquistata a poco a poco il rispetto di tutte le avversarie del girone, non lasciando scampo nemmeno ad autentiche corazzate come Cerignola e Taranto. Con un cammino autoritario (25 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte) il piccolo grande sogno rossoblù è diventato realtà: prima volta nel calcio professionistico.
Una storica prima volta, vissuta con il brivido finale e festeggiata per ben due volte. I giochi chiusi dopo il pareggio con il Taranto (terzultima giornata), si sono clamorosamente riaperti dopo la penalizzazione di 3 punti relativa ai disordini scatenatisi proprio nella sfida decisiva. La vittoria ottenuta contro il Bitonto all’ultima giornata ha scacciato via i fantasmi ed aperto definitivamente i libri di storia. Squadra solida (miglior difesa del proprio raggruppamento con soli 24 gol al passivo) e difficile da affrontare (il Bari ne sa qualcosa) il Picerno di mister Domenico Giacomarro ha raccolto numeri molto importanti tra le mura amiche del “Donato Curcio”. Davanti al pubblico di casa sono infatti arrivati 44 punti sui 51 disponibili, frutto di 14 vittorie, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta. Tra gli elementi di spicco della rosa ci sono sicuramente i tre attaccanti Santaniello (classe 1990, 13 gol), Tedesco (classe 1998, 12 gol) ed Esposito (classe 1991, 12 gol), elementi di valore che tante fortune hanno determinato in questa stagione. Dal punto di vista realizzativo da non trascurare nemmeno il contributo del talentuoso ucraino Kosovan (classe 1995, 10 gol) e del giovane Vanacore (classe 1999, 5 gol), mezzali di sostanza nel 3-5-2 della formazione rossoblù.