1 maggio 1983: Stadio Olimpico, Roma. Terz’ultima giornata di campionato, si sfidano la Roma e l’Avellino. I giallorossi cercano i due punti che vorrebbero dire quasi sicuramente scudetto. L’Avellino invece è a caccia della salvezza. La Roma ha tre punti di vantaggio sulla Juventus, 38 contro 35. Mentre i bianconeri ricevono l’Inter, la Roma ospita l’Avellino davanti a 50.000 spettatori in una domenica che potrebbe regalare già matematicamente lo scudetto alla compagine giallorossa.
I giallorossi vinceranno quella gara 2-0 e allungheranno a 4 punti sulla Juventus, vincendo la settimana dopo il loro secondo scudetto, dopo oltre 40 anni. Fu la partita dello “storico” abbraccio Scudetto, tra Agostino Di Bartolomei e Carlo Ancelotti. Infatti, dopo il 2-0 segnato nella ripresa, al 65′, Agostino urla e comincia a correre con le braccia distese e aperte e scivola sul terreno di gioco. Arriva vicino a lui Carlo Ancelotti, lo abbraccia. I due corpi diventano uno, le braccia si stringono. In questo abbraccio c’è tutto. E’ l’abbraccio storico dello Scudetto romanista 1982/83.
L’Avellino perse quella gara ma si salvò, facendo 3 punti nelle ultime due giornate, vincendo prima col Catanzaro 4-0 al Partenio e poi raccogliendo un pari ad Udine all’ultima giornata. I lupi, furono spettatori involontari di un pezzo di storia quel pomeriggio all’Olimpico.
E ora quell’abbraccio viene riproposto, andrà in edicola come poster con il giornale “Il Romanista” che in qualche modo, farà ricordare, anche ai tifosi giallorossi, quell’Avellino e quella giornata storica.
Questo il video di quella partita con le famose parole di Viola, presidente della Roma, sull’Avellino.
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