Freno a mano tirato. La Salernitana, partita con ben altre ambizioni, si ritrova nelle zone basse della classifica. Con le paure della scorsa stagione che tornano ad echeggiare dalle parti dell’Arechi.
[tps_title]La guida tecnica[/tps_title]
Come l’Avellino, anche la Salernitana ha cambiato allenatore dopo la 16° giornata di campionato. Via Sannino, dentro Alberto Bollini (classe 1966), uomo di fiducia di Lotito che ha lasciato il suo ruolo di commentatore Rai per abbracciare la sfida granata. Il nuovo tecnico ha imposto un nuovo spartito tattico, abbandonando il 3-5-2 del predecessore per virare con decisione sul 4-3-3. Uno schema che ha regalato fin qui 3 punti in 3 partite, con le ottime prestazioni di Bari e Frosinone e quella deludente offerta tra le mura amiche contro il Carpi. Alti e bassi, con un equilibrio ancora da trovare.
[tps_title]La stella[/tps_title]
Il suo percorso per approdare in granata è stato lungo e tortuoso, ma alla fine le strade della Salernitana e di Alessandro Rosina (classe 1984) si sono congiunte per la felicità di tutti. Pur con qualche equivoco tattico di troppo (soprattutto sotto la gestione Sannino) il talentuoso numero 10 sta confermandosi come uno dei migliori elementi della categoria. Tra gol (5) e giocate decisive, il suo sinistro resta l’opzione più importante per ispirare i compagni e creare grattacapi alle difese avversarie.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]
La sua grinta e la sua determinazione stanno mancando tanto. L’infortunio patito da Moses Odjer (classe 1996), lo scorso 19 novembre, ha privato i granata di una delle pedine più importanti in mezzo al campo. Il giovane ghanese aveva cominciato bene e si stava confermando, dopo i buoni numeri della scorsa stagione, come uno dei migliori centrocampisti del torneo. Il suo rientro è previsto per l’inizio del girone di ritorno: un nuovo acquisto in più per il prosieguo del campionato. In sua assenza, fari puntati su Luiz Felipe Ramos Marchi. Il giovane difensore brasiliano (classe 1997) dovrebbe sostituire lo squalificato Bernardini. Antenne dritte: ha già deciso il derby contro il Benevento.
[tps_title]La sfida di sabato[/tps_title]
Al Partenio-Lombardi, a soli 15 giorni di distanza, andrà in scena un nuovo derby. Molto più sentito, per storia e tradizione (3 vittorie biancoverdi e 2 pareggi nei precedenti in Serie B), rispetto a quello contro i sanniti. Momento delicato per entrambe, ancor di più per un Avellino che non ha alternative alla vittoria. Con Novellino è migliorato il gioco, è peggiorata la classifica. Contro i granata bisogna unire il risultato alla prestazione, magari con quel pizzico di fortuna che negli ultimi tempi sembra aver abbandonato i lupi. 3 punti sotto l’albero: un sorriso da regalare ai tifosi al culmine di un 2016 disgraziato (sotto molti punti di vista) per i colori biancoverdi.