Sarà un Avellino duttile, aggressivo e organizzato quello di Mimmo Toscano. Sarà un Avellino che rispecchierà le caratteristiche del suo nuovo allenatore: grintoso, propositivo e coraggioso. Senza badare troppo ai numeri, ma con una forte identità di gioco. Il concetto chiave è quello di superiorità numerica in ogni zona del campo. Toscano cura i dettagli e prepara la squadra a tutte le situazioni che possono presentarsi in campo. In ogni momento i suoi calciatori sanno cosa devono fare.
Due sono i moduli più utilizzati: il 3-4-3 e, in alternativa, al 3-5-2. Proviamo dunque ad entrare nel laboratorio di mister Toscano e ad analizzare la sua tattica.
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[tps_title]Con il 3-4-3[/tps_title]Con il 3-4-3 si punta dunque prevalentemente sulla superiorità numerica sia in fase di contenimento che in fase di possesso. Pressing asfissiante ed immediato per il recupero palla e inserimenti dei centrocampisti o degli esterni offensivi per garantire la superiorità numerica in fase di attacco. Con l’uomo in più ad attaccare la porta avversaria, infatti, crescono le possibilità di rendersi pericolosi. E questo è uno dei mantra di Toscano.
[tps_title]Reparto per reparto[/tps_title]Analizzando la squadra in blocchi si nota subito un’altra costante: la difesa a tre. Per Toscano questo assetto è fondamentale per garantire una migliore copertura. Inoltre, con il 3-4-3 ai difensori viene chiesto anche di impostare l’azione e di sganciarsi in avanti quando la palla è tra i piedi dei propri compagni. Quest’ultimo aspetto si sposa benissimo con le caratteristiche di Biraschi e Donkor. Non resta ora che individuare un centrale mancino con le loro stesse caratteristiche. I centrocampisti devono garantire pressing e qualità. Con il centrocampo a cinque (3-5-2) una delle due mezzali è chiamata a convergere verso la porta (Gavazzi?), mentre agli esterni spetta l’impostazione del gioco. In ogni caso è fondamentale la figura del regista: Toscano ha chiesto un elemento di qualità da piazzare in mezzo al campo per dettare i tempi e il ritmo di gioco. Per quanto riguarda il reparto offensivo, Toscano chiede alle sue punte di attaccare la profondità, di giocare di sponda (Mokulu già gongola) e di creare spazio per i tagli degli esterni offensivi. Idee chiare, identità e determinazione: così Toscano si appresta a conquistare la piazza.