Focus Carpi: rivoluzione totale, ma la stella è della vecchia guardia

Rivoluzione totale. Dopo aver sfiorato l’immediato ritorno in Serie A, il Carpi ha deciso di tagliare i ponti con il passato. Poche conferme, tanti volti nuovi. Scelti con la filosofia (giovani scommesse) di sempre. Per provare, perché no, a costruire un nuovo miracolo.

[tps_title]La guida tecnica[/tps_title]

Dopo Tedino, un’altra matricola della categoria sulla strada dei Lupi. Dopo tanta gavetta, ottimo il lavoro in quel di Francavilla, Nicola Antonio Calabro (classe 1976) ha approcciato la B con grande entusiasmo. Conscio di aver raccolto un’eredità pesante (Castori) ma sicuro di potersi giocare le sue possibilità sulla panchina biancorossa. Dopo un ottimo avvio, 10 punti nelle prime 4 gare, la squadra emiliana non è più riuscita ad avere la stessa continuità, con il pesante ko di Perugia (0-5) che ha lasciato dubbi e incertezze a tutto l’ambiente. Il pronto riscatto con il Parma ha restituito sorrisi e compattezza. Al Partenio-Lombardi, schierata con il consueto 3-5-2, arriverà una squadra libera di mente, più rilassata rispetto ad un Avellino che non avrà alternative alla vittoria. Pronta a colpire e a rientrare in zona playoff.

[tps_title]La stella[/tps_title]

Tra tanti volti nuovi, la certezza tecnica resta uno della vecchia guardia. Jerry Mbakogu (classe 1992), tornato a casa lo scorso gennaio dopo l’infelice parentesi vissuta in Russia (Krylia Sovetov), è il punto di riferimento per gli schemi di mister Calabro. Un’arma tattica fondamentale, come si è visto nella vittoriosa gara contro il Parma. Il nigeriano, tornato in campo dopo un mese ai box per infortunio, ha illuminato la manovra ispirando i compagni (suo l’assist per il raddoppio di Verna) e sfiorando il gol dopo una splendida cavalcata solitaria. Pericolo sicuro per la difesa dei Lupi, con il bomber che vuole ritrovare la via del gol (è a secco dallo scorso 19 settembre) dopo le 5 marcature (3 in campionato, 2 in Coppa Italia) timbrate nel suo ottimo inizio di stagione.

[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]

Dopo l’ottima annata vissuta insieme a Francavilla, le strade di mister Calabro e di M’Bala Nzola (classe 1996) si sono riunite a Carpi. Attaccante fisico ma bravo a svariare su tutto il fronte offensivo, il franco angolano ha stupito tutti nella scorsa stagione, realizzando ben 11 reti in 33 partite di campionato. Numeri e colpi importanti, utili ad attirare su di sé le attenzioni di molti club di prima fascia, Fiorentina e Parma su tutti. Un carattere un po’ fumantino e una pesante squalifica (10 giornate) rimediata sul finire dello scorso anno hanno cambiato le carte in tavola. Niente salto triplo, si riparte quasi da zero. In una società molto abile a lavorare con i giovani e alle dipendenze di un tecnico che lo conosce bene ed ha voluto di nuovo scommettere su di lui.

[tps_title]I precedenti[/tps_title]

Gigi Castaldo

Dominio biancoverde nei 3 incontri disputati al Partenio-Lombardi. I Lupi infatti si sono sempre imposti al cospetto dei biancorossi. Il 19 ottobre 2013, pesante 4-1 (D’Angelo, doppietta Galabinov e Soncin; Porcari per gli ospiti) rifilato da Rastelli a Vecchi. Il 12 ottobre 2014, 1-0 firmato da Comi, con Rastelli che volò in testa alla classifica dopo il successo contro Castori. Nella scorsa stagione, l’8 aprile 2017, Novellino si mise in tasca 3 punti pesantissimi superando Castori per 1-0. Decisivo il guizzo di Perrotta in pieno recupero, dopo il rigore fallito da Ardemagni nelle prime battute della contesa.

 

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