Focus Perugia: l’incubo dei lupi, il baby gioiello e una squadra in cerca d’identità

Da principessa a Cenerentola. La metamorfosi del Perugia è la più incredibile nel più pazzo campionato di Serie B degli ultimi anni. Certezze evaporate, cambio di allenatore inevitabile. Dalle stelle alle stalle: qual è il vero volto del Grifo?

La guida tecnica

La stella

Occhio ai giovani

I precedenti

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Roberto Breda

Il suo arrivo sulla panchina degli umbri, viste le sue esperienze con Salernitana e Ternana, non è stato accolto da squilli di tromba. La prima missione di Roberto Breda (classe 1969) è quella di conquistare i suoi nuovi tifosi, che avrebbero preferito riabbracciare Serse Cosmi per dar vita al post-Giunti. Impresa ardua, ma sicuramente alla portata del tecnico trevigiano, desideroso di cancellare le ultime delusioni (esonero con l’Entella) e di provare a rivivere la favolosa esperienza del 2013-2014. Quando, alla guida del Latina, sfiorò la Serie A sfuggitagli solo nella finale playoff. Il debutto di Cremona ha dato subito qualche segnale incoraggiante, ma la strada per risollevare la stagione è ancora lunga e tortuosa. C’è da registrare soprattutto la fase difensiva, visti i ben 19 gol subiti nelle ultime 6 gare. Un’enormità per una squadra che mira a stazionare nelle zone alte della classifica. I rientri di Monaco, Volta e Colombatto potrebbero aiutare il tecnico che dovrebbe proseguire sulla scia del 4-3-1-2, anche se non è da escludere qualche novità tattica per la sfida ai lupi.

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Di Carmine dopo la tripletta ai lupi

Le premesse dei tempi della Primavera della Fiorentina non sono state mantenute in pieno, ma Samuel Di Carmine (classe 1988) si sta togliendo comunque le sue soddisfazioni. Facendosi apprezzare, da qualche anno a questa parte, come uno dei migliori bomber di tutto il panorama cadetto. Attaccante fisico e tecnico, il numero 10 umbro è bravo sia a giocare da prima punta che a dividersi gli spazi con un altro centravanti. Con una freddezza e un senso del gol in costante miglioramento stagione dopo stagione. Ne sa qualcosa proprio l’Avellino, che ha nell’attaccante nativo di Firenze un’autentica bestia nera. Nei due incroci della scorsa stagione, infatti, Di Carmine ha realizzato ben 5 reti ai lupi. Affossando prima Toscano e poi le speranze playoff di Novellino. A ciò va aggiunto il gol realizzato nella stagione 2015-2016 che porta il totale a 6. Un vero e proprio incubo per la difesa biancoverde che, nonostante una settimana di allenamenti differenziati, farà di tutto per essere della partita e per colpire ancora.

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Il suo arrivo in Italia, la scorsa stagione a Cagliari, incuriosiva molto soprattutto dal punto di vista mediatico. Con le sue prestazioni, Kwang-Son Han (classe 1998) ha convinto gli scettici anche dal punto di vista tecnico. Il ragazzo ha dimostrato di saperci fare e di avere tutte le qualità per potersi confrontare con un calcio difficile come quello italiano. Dopo qualche buon sprazzo e il primo storico gol nordcoreano in Serie A (contro il Torino), il Cagliari ha deciso di mandare il suo giovane pupillo a farsi le ossa a Perugia. L’inizio di stagione è stato folgorante con la tripletta rifilata all’esordio all’Entella e con 6 reti realizzate nelle prime 7 giornate di campionato. Poi è arrivato un naturale calo, complici anche le difficoltà di una squadra che si è smarrita dopo un inizio entusiasmante. Han ora è pronto a ripartire, mettendosi a disposizione di Breda e riaccendendo tutto il suo talento. Da mostrare sia nello slot di trequartista, ruolo ricoperto sabato scorso a Cremona, che in quello di seconda punta. Posizione in cui si è esaltato nel momento migliore della squadra del presidente Santopadre, attirando su di sé le attenzioni dei top club europei.

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Omeonga, Jidayi e Ardemagni

Tabù Curi per l’Avellino. Nei 6 precedenti in terra umbra i lupi hanno infatti collezionato 5 sconfitte e 1 pareggio. L’unico punto guadagnato è datato 28 ottobre 2014 (11° giornata) quando gli uomini di Rastelli imposero lo 0-0 agli undici di Camplone grazie anche al rigore parato in extremis da Gomis a Taddei. Nelle ultime due sfide sono invece arrivate 2 vittorie senza discussioni per i padroni di casa. Il 16 aprile 2016 (36° giornata) Bisoli stese Marcolin per 2-0 grazie ai guizzi di Aguirre e Belmonte. Il 9 ottobre 2016 (8° giornata) secco 3-0 di Bucchi a Toscano. Marcature aperte da Monaco, poi doppietta dell’implacabile Di Carmine a chiudere i giochi.

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