Tra polemiche e dubbi tattici la Salernitana arriva al derby con poche certezze. Con tanti pareggi sul groppone (6, più di tutti in categoria) e alla ricerca di una vittoria che possa dare un nuovo senso alla stagione.
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[tps_title]La guida tecnica [/tps_title]Le esternazioni di Lotito sul modulo da utilizzare. I mugugni della piazza sui risultati poco soddisfacenti. La seconda avventura sulla panchina granata, dopo il buon subentro della scorsa stagione, non è certo cominciata nel migliore dei modi per Alberto Bollini (classe 1966). Il tecnico non è ancora riuscito a dare un volto preciso alla sua squadra. Si viaggia a ritmi ridotti, ancorati alle zone basse della classifica. Una sola vittoria in cascina, anche se va apprezzato il carattere dei calciatori, capaci di rimontare uno svantaggio in ben quattro occasioni. Portando punti in classifica e “salvando” in più occasioni la panchina del proprio allenatore. Per il derby, che potrebbe essere uno snodo cruciale per il tecnico, le scelte dovrebbero arrivare in extremis. Con il recupero di alcune pedine (Bernardini su tutte) che potrebbe portare al ritorno del 4-3-3 in luogo del 3-4-1-2 utilizzato nelle ultime giornate.
[tps_title]La stella[/tps_title]Le partenze di Coda e Donnarumma, unite ai guai fisici di Rosina, hanno riscritto le gerarchie in termini di leadership in casa granata. A salire in cattedra, in questa prima fase, è stato Mattia Sprocati (classe 1993), divenuto leader tecnico della formazione di patron Lotito. Arrivato a Salerno nello scorso mese di gennaio, Sprocati si sta rivelando elemento fondamentale, con Bollini che si sta arrovellando per trovargli il posto giusto nello scacchiere tattico salernitano. Partito esterno nel 4-3-3, si sta riciclando da trequartista nel nuovo 3-4-1-2. Quel che è certo è che la sua qualità è imprescindibile per l’attuale Salernitana, come confermato anche dai due splendidi gol realizzati contro Pescara e Parma. Gol belli e pesanti, utili a recuperare gare che sembravano ormai andate.
[tps_title]Occhio ai giovani[/tps_title]Sofian Kiyine, centrocampista marocchino classe 1997, è arrivato a Salerno, dal Chievo Verona, negli ultimi giorni del mese di agosto. Dopo un periodo di apprendistato iniziale, ha subito sfruttato la sua chance. Arrivata, complice l’infortunio di Tuia, nella sfida interna contro lo Spezia. Settantanove minuti di corsa e buona qualità, coprendo tutto l’out destro nel 3-5-2 di mister Bollini. Voti alti in pagella, applausi dai tifosi. La maglia da titolare e novanta minuti ben giocati nella successiva sfida contro il Parma. Gli impegni con l’Under 21 del suo paese, con la quale ha sfidato anche gli azzurrini di Di Biagio, lo hanno tenuto fuori dalla sfida con l’Ascoli. Ora però Kiyine è pronto a rientrare e a stupire ancora. In un derby dal sapore particolare, visto il suo accostamento anche ai colori biancoverdi nelle ore più calde dello scorso calciomercato.
[tps_title]I precedenti[/tps_title]Al Partenio-Lombardi sono sei i precedenti in cadetteria. Quattro successi per i lupi e due pareggi. Nelle ultime due sfide, due successi per i padroni di casa. Nel 2015-2016 l’1-0 firmato da Trotta, all’ultima uscita con la maglia biancoverde, su assist di Insigne. Nella scorsa stagione 3-2 con reti di Jidayi, Ardemagni, Busellato, Verde e Donnarumma su rigore. Era il 24 dicembre 2016 e mister Novellino festeggiava la prima vittoria sulla panchina irpina dopo i ko con Ascoli e Bari ed il pareggio raccolto con il Benevento.