Focus – Cremonese, una matricola ambiziosa che sogna il doppio salto

Matricola ambiziosa. Tornata in Serie B dopo undici anni di attesa, la Cremonese del Conte Arvedi punta dritto ai playoff. Cavalcando l’onda di entusiasmo generata nella scorsa stagione e con innesti mirati in ogni settore del campo.

[tps_title]La guida tecnica [/tps_title]

L’uomo della rinascita. Attilio Tesser (classe 1958) è riuscito dove in tanti avevano fallito, riportando al primo colpo la Cremonese in B. Bravissimo nello gestire sia i momenti difficili (i tanti punti da recuperare all’Alessandria) sia quelli dell’esaltazione finale. Il ritorno nella serie cadetta è più che meritato, con qualcuno che sogna addirittura il doppio salto già riuscito al tecnico di Montebelluna ai tempi del Novara. Ci proverà con il suo classico 4-3-1-2, con una rosa completa e qualche ragazzo (Mokulu, Arini) già allenato ad Avellino. In una stagione poco soddisfacente sul piano dei risultati ma colma di emozioni a livello umano.

[tps_title]La stella [/tps_title]

Il corteggiamento è stato lungo. Fatto di slanci positivi e brusche frenate. Alla fine però il matrimonio tanto atteso si è celebrato. Il brasiliano Paulinho (classe 1986) rappresenta sicuramente il fiore all’occhiello della corposa campagna acquisti grigiorossa. Un attaccante di grande spessore e qualità, bravissimo a svariare su tutto il fronte offensivo e molto abile a valorizzare il lavoro dei propri compagni. Unico appunto: dovrà riadattarsi in fretta ai ritmi frenetici del campionato italiano dopo i tre anni passati in Qatar. Dubbi legittimi, da spazzare via a suon di gol e assist.

[tps_title]Occhio ai giovani [/tps_title]

La grande occasione. Dopo gli sprazzi di talento mostrati a Firenze (Primavera) e Bari, quella da vivere a Cremona è da considerare la stagione della svolta per Gaetano Castrovilli. L’estroso trequartista pugliese (classe 1997) avrà la possibilità di guadagnare spazi importanti per dimostrare tutto il suo valore, alternandosi con l’ultimo arrivato Piccolo alle spalle delle punte. Potenziando così il suo ruolo da protagonista nell’Under 20 e sognando di convincere Di Biagio a regalargli un posto nella sua nuova Under 21.

[tps_title]I precedenti [/tps_title]

Primo tabù da sfatare. Nei tre precedenti cadetti allo stadio Zini l’Avellino non ha mai vinto. Lo score parla di due pareggi (1-1 nel 1988-1989, 0-0 nel 1990-1991) e una sconfitta (1-0 firmato Garzon nella stagione 2005-2006). L’unico sorriso nel fortino grigiorosso risale alla stagione 2004-2005. Nella semifinale d’andata di playoff, giocata in campo neutro contro la Reggiana, i lupi si imposero con una doppietta di Biancolino. Fu il preludio al successivo trionfo con il Napoli. Un nuovo blitz domenica sarebbe un gustoso aperitivo per una stagione da vivere da assoluti protagonisti.

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