Taccone ai tifosi: “Sui debiti siamo tranquilli. Minala? Lotito mi ha detto che…”

Un confronto atteso, acceso, un vero faccia a faccia voluto dal Direttivo della Curva Sud con Walter Taccone è andato in scena questo pomeriggio nei locali della Misericordia di via Tagliamento ad Avellino. Domande precise ed oculate all’indirizzo del massimo dirigente del club di Piazza Libertà che ha toccato diversi argomenti: dalla questione relativa all’ingresso in società di Angelo Ferullo passando alla sconfitta del derby contro la Salernitana senza tralasciare la questione debiti societari o il settore giovanile.

[tps_title] INGRESSO DI ANGELO FERULLO [/tps_title]

Il tifo biancoverde ha espresso tutta la sua contrarietà nei confronti dell’ingresso di Angelo Ferullo e Taccone in tal senso ha spiegato come si sia evoluta la situazione: “Siamo andati dal notaio a firmare un atto legato anche ad accettare alcune condizioni come quello di Amministratore Delegato. Era un atto interlocutorio perché ci doveva essere un titolo delle accettazioni delle quote e del ruolo. Quando Ferullo ha notato un clima di diffidenza intorno a sé, ha deciso di restare soltanto come socio. Non c’erano difficoltà a dire una cosa del simile. L’85% dei soldi che si devono cacciare sono i miei. Sembrava inutile fare una dichiarazione preliminare. Il notaio aveva un mese di tempo ma ci siamo mossi prima nella tempistica necessaria.”

[tps_title]CONTESTAZIONE DELLA CURVA[/tps_title]

La Curva Sud ha annunciato delle contestazioni per l’ingresso in società di Angelo Ferullo dettato dallo scetticismo sulla condizione economica di Angelo Ferullo ma Taccone ha precisato a dire che: “Non ha dato soldi a Taccone ma ha portato sponsorizzazioni di circa 800mila euro per la gestione dell’anno 2017/2018. State parlando di una persona che non conoscete. Questo signore ha avuto proteste di quattro situazioni  nel 2012: sono cifre che non avrebbe dovuto pagare ma il Giudice ha dimostrato che era in bonis. Ferullo prende una quota dell’Avellino mentre le altre cordate volevano prendere il controllo della parte economica e tecnica.”

[tps_title]SITUAZIONE DEBITORIA[/tps_title]

Già nella conferenza stampa di giovedì 16 novembre Walter Taccone aveva trattato la questione relativa alla situazione debitoria del club: “I numeri dovrebbe dirli con precisione il Dottore Vuolo. I numeri che stanno a bilancio non sono debiti ma la situazione patrimoniale attiva e passiva della società. Non dovete guardare soltanto la parte passiva perché dall’altra parte c’è l’aspetto della vendita dei giocatori che compensa le perdite. I debiti ammontano a  7 milioni e 200mila euro compreso quello che dobbiamo pagare nella gestione 2017/2018. Non abbiamo debiti verso la Covisoc e la Lega di serie B dove ad oggi ci sono squadre che hanno avuto punti di penalizzazione. Io sono sereno su questa situazione. Abbiamo una perdita civilistica di un 1 milione e 250mila euro da mettere a posto per giugno 2018 altrimenti pena la mancata iscrizione al prossimo campionato e tutti i soci metteranno soldi di propria tasca. L’Avellino è in mani tranquille finché ci sarò io, siate sereni.”

[tps_title]CASO LED MINALA A SALERNO[/tps_title]

I tifosi hanno chiesto a Taccone di intervenire per tutelare il nome dell’Avellino e del suo popolo dopo quel derby con la Salernitana tanto che nella partita pareggiata dai granata col Cittadella ha fatto discutere quel led apparso all’Arechi con la scritta Minala al 96′: “E’ stato fatto un esposto alla società della Salernitana nelle sedi opportune. Su questa cosa ho parlato direttamente con Lotito – di cui sono uno dei pochi a contrastarlo nelle Assemblee di Lega – che ha risposto di avere un contratto di 1 milione di euro con la società Insport che gestisce questa situazione. Chiederò che siano fatte delle scuse pubbliche.”

[tps_title]MERCATO DI RIPARAZIONE A GENNAIO[/tps_title]

Taccone è pronto a rinforzare la squadra qualora dovessero indicare precise indicazioni tattiche dallo staff tecnico: “Non è mia abitudine buttare i numeri al vento. Quando fu detto che sarebbero stati spesi 3 milioni di euro, non è uscito dalla mia bocca. Sono un uomo dei fatti e non delle chiacchiere. Morosini lo voleva tutta la serie B così come tanti club si sono presentati per Gavazzi. Le scelte tecniche devono arrivarci dal nostro allenatore. Se non c’è unità tra di noi rischiamo di non far venire qui alcuni giocatori che possono fare al nostro caso. Potete fare anche le pernacchie a me ma dobbiamo restare uniti per il bene dell’Avellino. In questa rosa abbiamo 15 elementi di proprietà, gli uomini chiave non sono i nostri e non dipende da noi vedi come Djimsiti o Radunovic che volevano la serie A. Abbiamo tolto i prestiti, abbiamo comprato i cartellini di quattro giocatori ma  non abbiamo smantellato nulla.”

[tps_title]SETTORE GIOVANILE[/tps_title]

Zero punti im tredici giornate è il magro bottino della squadra Primavera dell’Avellino in cui è inziato un processo di rifondazione da due anni: “Fino a due anni fa mi prendo le colpe. Nella scorsa stagione abbiamo iniziato una rifondazione. Nell’under 15 è sesto in classifica e ci sono tre giocatori nella nazionale italiana under 15. L’under 16 naviga in posizioni altissime. Per arrivare in Primavera devono fare tutti la trafila dalle squadre minori. Ogni anno, purtroppo, dobbiamo rifondare la Primavera. Quest’anno abbiamo tre elementi che si stanno allenando con la prima squadra. Il nostro obiettivo è far allenare la Primavera dopo l’allenamento della prima squadra così da creare un discorso di continuità di preparazione tra le due squadre ed anche da un punto di vista di supervisione. Ogni anno abbiamo 300mila euro di costi annui garantendo ogni necessità.”

[tps_title]AZIONARIATO POPOLARE[/tps_title]

Al termine del confronto organizzato dal Direttivo della Curva Sud in cui c’è stato il faccia a faccia con Walter Taccone, quest’ultimo ha lanciato la sua proposta ai tifosi in merito ad un miglioramento della gestione societaria: “Anni fa avevo il sogno di una polisportiva. Adesso ho una mia idea: perché i miei tifosi non comprano una aliquota anche irrisoria del club? Uno di voi entrerà nel Cda anche per controllare i conti. E’ un invito che faccio a voi, rifletteteci.”

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