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Tavano is back. Un gol, una perla: come ai tempi della A

Tre gol, solo tre. Conditi da tre assist. Solo tre. Non sono numeri alla Ciccio Tavano, arrivato in Irpinia in estate dopo una lunga trattativa. Ha lasciato famiglia in Toscana pur di abbracciare il progetto Avellino. Alla presentazione della squadra al Campo Coni di Avellino, Gianluca di Marzio dovette fermarsi tre minuti dopo aver presentato il suo nome. Una ovazione per il “Re dei Bomber”. Una ovazione assoluta. Tavano ad Avellino è arrivato come una star. Coccolato dal popolo irpino in attesa dei suoi gol. Che non sono arrivati. Vuoi per sfortuna, vuoi per piccoli problemi muscolari che ne hanno impedito il regolare utilizzo. Qualche perla l’ha regalata. Ma quella di ieri ha qualcosa di eccezionale. A Sky l’hanno paragonato al gol di Del Piero con la Juventus alla Fiorentina. Di certo Tavano si è preso le sue soddisfazioni. Ma anche a Sky aveva un volto triste. “Ho fatto poco fino ad ora. Spero di continuare a segnare adesso per portare l’Avellino in alto”. A tratti, nelle sue parole, Tavano sembrava un bomber triste. Per i gol che non arrivano, forse. Per la famiglia che è rimasta su. Un uomo, un calciatore. Fatto è che Tavano non si è mai risparmiato. Mai. E con un altro anno di contratto da onorare, Ciccio ha un dovere adesso. Continuare a sognare e poi, a giugno, si vedrà. Se vorrà andare via, Massimiliano Taccone non si opporrà. L’Avellino lo ha cercato e corteggiato. Ed ha saputo aspettare senza metter fretta al bomber casertano. Che adesso vuole continuare a segnare. Vuole continuare a dimostrare che a 37 anni lui, è ancora un bomber. Fisicamente sta benissimo e ad Avellino continuano ad amarlo e a volergli bene. Perchè gol come quelli di ieri, al Partenio-Lombardi, non si vedevano dai tempi di Dirceu e Juary. Tavano is back. Le contendenti ai play-off sono avvisate.

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