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All-In #AvellinoCarpi: Ardemagni, cogli l’attimo

Carp…i diem. Giochi di parole a parte, l’Avellino è chiamato davvero a cogliere l’attimo e a raccogliere tutta la posta in palio nella sfida interna contro gli emiliani di mister Castori.

I quattro punti conquistati tra Spal e Frosinone hanno riportato l’entusiasmo in casa biancoverde e seguire la scia consentirebbe di respirare in attesa dell’imminente sentenza sul caso calcioscommesse. Bisogna cogliere l’attimo, come si diceva. E per farlo sarà di fondamentale importanza approcciare bene il match e restare concentrati per tutti i 90 minuti.

Perché se è vero che il Carpi ha il peggior attacco del girone di ritorno, appena 8 le reti siglate, è vero anche che si tratta di una squadra solida (solo 33 gol subiti) e capace di ripartire e di colpire in contropiede. Servirà pazienza e voglia di vincere. Perché gli uomini di Novellino hanno abbondantemente dimostrato, quando in partita, di potersela giocare con tutti. Per quanto riguarda l’undici da opporre al Carpi non sarà della contesa il centrocampista Lasik. In compenso, Novellino recupera Paghera.

In attacco, dopo il pesante gol realizzato al Matusa, Castaldo potrebbe ritrovare la maglia da titolare. Al suo fianco toccherà ad un altro rientrante, Matteo Ardemagni. Se ci fosse da indicare il protagonista della risalita dei lupi, Novellino a parte, evidentemente l’indiziato numero uno sarebbe proprio il numero 33 biancoverde. 8 i gol realizzati sotto la guida del tecnico di Montemarano, 11 quelli totali. La maggior parte dei quali decisivi.

Come all’andata con il Carpi, quando Ardemagni realizzò il gol del momentaneo 1-0 (finì poi 1-1). Al Cabassi fu bersagliato dal pubblico per tutta la gara. Così come al Tombolato e al Picco. È il destino degli ex che si lasciano male con l’ambiente o che non lasciano il segno. In ogni caso ai fischi Ardemagni ha sempre risposto con i gol. E, Perugia a parte, ha punito tutte le sue ex squadre.

Sabato al Partenio cercherà di ripetersi e di ritrovare un gol su azione che manca proprio dalla trasferta di La Spezia. C’è da cogliere l’attimo e quando c’è stato da farlo Ardemagni non si è mai tirato indietro.

 

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