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Calcio Avellino, Omar Gargantini (RSI): “Un’umiliazione così, come quella di ieri, non l’avevo mai provata. Qualcuno faccia capire ai calciatori cosa vuol dire Avellino”

Caro direttore
ormai sono vicino ai 50, ne ho viste di ogni insomma, ma non pensavo di vivere un pomeriggio così. Travolti a Fregene, dove la gente di solito va a fare il bagno: un’umiliazione così da tifoso dell’Avellino non l’avevo mai provata. Nemmeno quando nel 2009, la Viribus Unitis venne a sbancare il Partenio sotto la pioggia. Ieri è stato peggio perché siamo scesi in campo da capolista, da squadra da battere, nei panni insomma di chi per mille motivi non dovrebbe temere nulla in questa categoria.
Invece già dal primo affondo siamo andati in apnea, dietro una sbandata dopo l’altra con quei poveri ragazzini sugli esterni, Nocerino in particolare, che non c’hanno capito nulla. Abbiamo avuto anche la fortuna (e il merito), di rimetterla provvisoriamente in parità, ma è stata un’illusione, perché proprio non ce n’era…. Ti rendi conto, l’Avellino che non ne ha contro l’Atletico Fregene. È grave, gravissimo, imperdonabile.
E me la sono pure vista in TV (okay, vista è un parolone, diciamo che la diretta era all’altezza della prestazione della squadra…), il che rende il disagio e la sofferenza ancora maggiori. Non ci volevo credere. Loro indemoniati e “fenomeni” a ogni ribaltamento, noi una squadretta qualunque. Sotto il peso sempre più ingombrante di una maglia che certe figuracce non le può tollerare.
Si riparta, adesso. Con dignità e quella fame che ad Avellino non possono mai venir meno. E qualcuno faccia capire a questi giocatori cosa è l’Avellino se non lo sanno. Hanno una fortuna enorme, non la sprechino per favore…
Omar Gargantini

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