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Avellino Basket – De Cesare ritarda, Alberani perde la pazienza: dimissioni in arrivo? Accadde a Valerio Spinelli tre anni fa

La Scandone era pronta ad ufficializzare coach Max Menetti, dopo l’accordo raggiunto in settimana con Nicola Alberani. Parti d’accordo, tutto pronto, mancava però il si di patron De Cesare. Un si che non arriverà mai, dato che l’ingegnere è entrato nella trattativa stoppando tutti gli accordi raggiunti tra Alberani e l’ex coach di Reggio Emilia. Il perchè è ancora da chiarire, si è parlato di svariate ipotesi ma tutto ciò ha portato ad una situazione che ovviamente ha provocato la rottura delle trattative con Menetti che immediatamente si è accordato con Treviso in A2 (verrà presentato nel pomeriggio).

La situazione creatasi ovviamente ha oscurato il valore e l’importanza del ruolo di Nicola Alberani, che si è sentito messo da parte e in disaccordo con la proprietà, vedendo il suo lavoro, in qualche modo, messo da parte.In queste ore si rincorrono voci nell’ambiente di sue possibili e clamorose dimissioni dalla Scandone. Dimissioni che ovviamente metterebbero davvero in crisi il giocattolo perfetto della Scandone, costruiti in questi anni, dove la Sidigas è stata al top in Italia.

Dimissioni che, qualora dovessero davvero accadere, non sarebbero le prime clamorose che arrivano in maniera simile. Esattamente 3 anni fa, nel 2015, accadde la stessa identica cosa con Valerio Spinelli, che due settimane prima aveva firmato con la Scandone per un ruolo societario e successivamente si dimise per incongruenze con la proprietà e De Cesare. Insomma, un modo di fare del patron, che non era stato particolarmente apprezzato dai suoi collaboratori. Alla base della scelta di Spinelli vi furono “… tempistiche completamente diverse” tra il diesse dimissionario e i vertici societari. Dimissioni che furono  irrevocabili. Al suo posto arrivò poco dopo Nicola Alberani che portò Sacripanti in Irpinia e diede il là ad un triennio importante per la Scandone.

Ora a distanza di 3 anni, dopo che la fiducia sui ruoli in società e sull’operato di tutti i collaboratori sembravano intatte, arriva questa piccola tempesta in casa Scandone che rischia di minare quello che si era costruito in questi anni, ovvero una società dalle basi solide e invidiata in tutta Italia.

Con la speranza di tutti che quelle di Alberani siano solo chiacchiere e non fatti concreti, vorremmo dire al presidente De Cesare di non fare gli stessi sbagli fatti in passato, visto che l’esempio di Valerio Spinelli è ancora fresco nei ricordi della piazza. Si faccia in modo che Alberani lavori come sa fare, visto che in questi anni, anche grazie a lui e al suo talento, la Scandone è arrivata sempre e costantemente tra le prime quattro in Italia e non dimentichiamocelo, al nono posto nel ranking Fiba, prima tra le italiane. Ciò vuol dire che Alberani ha lavorato sempre davvero bene e perderlo così sarebbe proprio da sciocchi.

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