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Basket Avellino – “Col nostro entusiasmo vogliamo sorprendere la Sidigas. Logan, un innesto che sará decisivo”

La quinta giornata di serie A si aprirà domenica mattina con l’anticipo televisivo tra la Germani Brescia e la Sidigas Avellino. Di fronte ci saranno la rivelazione della recente Final Eight e chi non é andato oltre i quarti. La formazione lombarda é una delle piacevoli sorprese in questa stagione che ha sancito il ritorno in massima serie dopo ben ventotto anni di assenza. Mix di giocatori esperti e scommesse sin qui vinte dalla dirigenza della Leonessa che ha affidato il timone a coach Andrea Diana (uno dei protagonisti della promozione nello scorso torneo di A2) e all’assistant coach Alessandro Magro, arrivato in estate dopo l’esperienza col Basket Omegna. E proprio con l’ex allenatore del vivaio della Montepaschi Siena che abbiamo analizzato il prossimo match.

Magro domenica scenderete in campo trascinati dall’entusiasmo di aver giocato una Final Eight da autentica sorpresa. Peccato per il match contro Sassari.

“La parola entusiasmo descrive bene il momento che stiamo vivendo. Ad inizio anno abbiamo affrontato un periodo complesso come la gara ad Avellino in cui eravamo in pieno rodaggio. Si é poi intrapresa la strada giusta e abbiamo strappato la qualificazione alle Final Eight all’ultima giornata del girone d’andata. Credo che se fosse arrivata la finalissima di Coppa Italia sarebbe stata meritata ma é andata così. Della Sidigas abbiamo  grande rispetto: il suo secondo posto in classifica é indice dell’ottimo lavoro che stanno svolgendo. Anche con l’assenza di Cusin hanno trovato risorse importanti in Fesenko e Thomas da ala forte. Armi tattiche che vanno ad aggiungersi ad una difesa ed un gioco di squadra tra i più efficaci del campionato. Adesso hanno aggiunto David Logan che non può che aumentare la qualità e la pericolosità.”

A proposito di Logan, che impatto si aspetta da un giocatore del genere in un gruppo con meccanismi ben rodati come la Scandone?

“Una squadra con elementi di valore accoglie con ottimo spirito giocatori che sono abituati a vincere. Sarà sicuramente apprezzato dai suoi nuovi compagni. E non credo che ci saranno degli squilibri all’interno delle alchimie tattiche. Logan a Sassari ha dimostrato di essere un realizzatore ma, al tempo stesso, un uomo-squadra quando c’era da mettersi al servizio degli altri.”

Un duello interessante sarà quello tra Maarten Leunen e Marcus Landry: intelligenza e conoscenza del gioco, leadership e punti di riferimento nei rispettivi team.

“Quando ero assistente allenatore a Siena e Leunen giocava a Cantú, lo consideravamo un degno alterego di Stonerook. É un grandissimo passatore oltre che un regista a suo modo. Il suo impatto é davvero fondamentale nell’attacco della Sidigas. Landry, invece, lo abbiamo voluto fortemente in estate: non é un mangia palloni ma sa attendere il suo momento per prendersi il tiro. Nel basket di oggi, oltre alla qualità, é fondamentale saper costruire i roster con cestisti che diano garanzie sul piano della moralità. E Marcus é uno di questi.”

A Capo d’Orlando c’é Antonio Iannuzzi che lei ha allenato ad Omegna.

“Non avevo dubbi che Antonio si sarebbe fatto valere anche in serie A. É stato il giocatore su cui ho costruito il mio progetto nell’esperienza di Omegna. Volevo un gruppo di giocatori che lo aiutasse a crescere. Se lavorerà come ha fatto fino ad oggi, potrà togliersi altre soddisfazioni.”

Domenica ci sarà un confronto tutto  fiorentino con Zerini. 

“Andrea lo conosco bene anche perché  anni fa sono stato l’allenatore della sua attuale fidanzata. Io sono nato a Castel Fiorentino, siamo originari della stessa zona. Ritroverò anche Giovanni Severini con cui abbiamo vinto due scudetti nel settore giovanile della Montepaschi Siena (under 15 e under 17 ndr).”

Adesso il vostro obiettivo sono i playoff?  

“Se continueremo con questo rendimento non ci tiriamo indietro dal voler provarci. Servirà grande lavoro quotidiano e tantissima umiltà oltre ad una buona dose di fortuna che non guasta mai.”

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