Le sfide contro Reggio Emilia non hanno mai il sapore delle gare di regular season. Nello scorso anno tra le due società si è creata una rivalità che ha reso questa partita quasi come un derby. Le epiche sfide di Coppa e soprattutto le sette gare dei playoff della passata stagione hanno creato un dualismo che emoziona e che fa attendere gli scontri diretti con ansia. Tuttavia la situazione è molto diversa sia rispetto al girone d’andata sia rispetto allo dodici mesi fa. Mentre questa partita poteva valere per l’accesso alle finali scudetto o alle semifinali di Coppa Italia lo scorso anno, quest’anno arriva nel peggior momento di entrambe le squadre. Reggio Emilia viene da tre sconfitte di fila e da quattro giorni di ritiro imposti dalla società; Avellino ha perso sei delle ultime sette partite e anche le ambizioni in Champions League. La squadra campana ha per ora subito oltremodo l’infortunio di Cusin e ha a più riprese mostrato difficoltà nell’esprimere il proprio gioco per 40 minuti e sta, inoltre, cercando un nuovo equilibrio nel quale includere il nuovo arrivato Logan. Reggio Emilia sta avendo problemi assimilabili a quelli della Scandone con voci di litigi nello spogliatoio che si rincorrono e quell’unità tutta patriottica che si era formata nelle scorse stagioni che sembra scomparsa. Chiaramente gli emiliani arriveranno alla partita di domani carichi per il ritiro e vogliosi di sfruttare l’inevitabile stanchezza che colpirà i biancoverdi, che vengono da settimane piene di impegni. L’arrivo di Reynolds sembrava aver dato un po’ di brio alla formazione di Menetti che, però, sembra avere difficoltà a inserire sia il lungo che Kaukenas che, parole di Frosini, è comunque un elemento di difficile collocazione a stagione in corso. Per Avellino rimane una gara importante, vista l’urgenza di tirarsi fuori da questo periodo no e la classifica, che vede Sassari Capo d’Orlando e Trento ormai ad una sola vittoria di distanza. Bisognerà capire se l’insuccesso della Champions League riuscirà ad avere un effetto positivo sulle prestazioni di squadra e darà una scossa all’ambiente, mentre rimane chiaro che alcuni elementi del roster vanno recuperati fisicamente, su tutti Leunen e Green che nelle ultime settimane sono stati poco incisivi e a tratti deleteri. La partita di domani, quindi, si appresta ancora una volta a non essere una delle tante e, anche se in maniera differente, peserà molto nell’economia del proseguimento della stagione delle due squadre.
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