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Basket – La Sidigas vince ma non convince: con l’Anwil è successo all’overtime

In un PaladelMauro non pienissimo per la prima europea la Sidigas Avellino a fatica supera l’Anwil nella terza giornata del girone A della Basketball Champions League guidata da un super Norris Cole da 33 punti. I biancoverdi vincono 105-102 dopo un tempo supplementare. Successo che evidenzia ancora i limiti di una squadra vittima troppo spesso dei suoi alti e bassi.

IL TABELLINO DEL MATCH

Sono totalmente differenti i leit-motiv offensivi per le due formazioni: la Sidigas Avellino si rende pericolosa soltanto dall’arco dei tre punti con le conclusioni di Norris, Cole, Caleb Green e Demetris Nichols che le regalano il momentaneo primo sorpasso del match (9-8). Dall’altra parte gli ospiti trovano feeling col pitturato biancoverde con Sobin e Kostrezwesk che puniscono ogni minimo spazio. Avellino riesce a correre il campo e quando ci riesce il verdetto è scontato: la mano di Green regala il 16-12 con l’ex Sassari autore di dieci punti in cinque minuti di gioco. Vucinic dà spazio alla panchina con Spizzichini, Sykes e Ndiaye: la palla continua a girare per linee veloci col tassametro che sale a nove lunghezze di vantaggio in due circostanze. La presa, tuttavia, non può essere mollata nemmeno un istante perché i biancoblu di Polonia sono scaltri a sfruttare ogni minimo errore come nel caso di Simon che si mette in proprio con un 5-0 personale che riapre la partita (28-24 al 10’).

 

Canestro da una parte canestro dall’altra: la Scandone trova varchi per arrivare al ferro avversario con Sykes e Cole. I nodi al pettine per i padroni sono rappresentati dal solito atteggiamento permissivo in difesa che concede tentativi di tiri con alte percentuali: a prendersi i meriti è Szewczyk che accende la luce offensiva ben supportato da Likhodei e Sobin. La differenza sta tutta nel tipo di soluzioni adottate: Avellino opta maggiormente per il talento individuale mentre l’Anwil fa girare palla servendo bene i suoi lunghi. Ed il risultato parla di quaranta punti incassati dai lupi nei primi quindici minuti (40-40). L’inerzia non cambia a ridosso dell’intervallo con capitan D’Ercole che si iscrive a referto ma a rispondergli c’è Simon con la seconda conclusione di serata dalla lunga distanza. C’è il tempo per i biancoverdi di ribaltare il tutto con sei punti consecutivi (51-49 al 20’).

La musica in campo non cambia nemmeno dopo la pausa per il tè caldo. Attacchi che prevalgono sulle difese. Il solito Cole si conferma un killer dai 6,75 metri mentre Filloy – come già accaduto domenica scorsa contro Bologna – dà parziali cenni di vita. Michalak dal palleggio si inventa la tripla della parità sul 60-60. A Costello trema la mano dalla linea della carità mentre Sobin punisce una mancata chiusura difensiva dell’ex Spurs. A tenere a galla la Scandone c’è solo la possibilità di correre in campo aperto: qui i lupi sono davvero imprendibili. Si sveglia anche Ndiaye: rimbalzo, canestro e fallo incassato dal senegalese che valgono il 70-63 al 27’ ma la truppa di Milicic tiene accese le chance di rimonta al suono della penultima sirena.

Il pubblico di casa prova ad incoraggiare i propri beniamini nell’ennesimo momento di difficoltà del match con Simon che trova il 78-80 (34’). La zona ordinata da Milicic viene attaccata a fatica dalla Sidigas che si aggrappa al suo capitano, D’Ercole. Szewczyk gioca la più classica gara dell’ex e tiene i discorsi aperti a 96” dalla conclusione dei regolamentari. Il finale non sorride nemmeno questa volta alla Sidigas: Laczynski gela tutti con la bomba del 91-92. Nichols illude tutti con un gioco da tre punti perché Likhodej manda tutti all’overtime.

Nel tempo supplementare la gara viaggia ancora sulla falsariga dell’equilibrio nei primi tre giri di lancette (96-96). A deciderla sono le triple di Nichols ed i punti di Costello sotto il canestro avversario. Cole manda i titoli di coda dalla lunetta.

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