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Basket – Una sconfitta che non mina le certezze ma al DelMauro dovrà essere tutto diverso

Giusta e meritata la vittoria dell’Umana Reyer Venezia in gara 2 di semifinale playoff contro la Sidigas Avellino. Il punteggio finale (88-77) riduce il gap creatosi tra le due formazioni arrivano ben oltre le venti lunghezze nell’arco dei 40′. Come rimarcato in più di un caso dai protagonisti a fare la differenza è stata la maggiore energia messa in campo dagli orogranata che hanno aggredito la gara sin dalla palla a due. La serata sottotono di Ragland non è stata rimpiazzata da nessun dei suoi compagni col solo Green che ha tentato di impienserire la difesa orogranata con otto punti consecutivi nel quarto periodo. Troppo poco per infastidire una Reyer che ha risposto colpo su colpo ai tentativi di rientro degli avversari, quest’ultimi dominati per ampi tratti del match dall’intensità che ha prodotto più rimbalzi (39-23 il computo) e triple che hanno spezzato le gambe ai lupi (vedi Bramos e Filloy nel finale). Alla Scandone servirà il miglior David Logan, vistosi molto a sprazzi nelle due gare del PalaTaliercio con tanti tiri ben costruiti ma che spesso non hanno trovato il fondo della retina. Un problema se ad essere coinvolto è un tiratore come l’ex Sassari. Adesso la Scandone è chiamata a rispondere immediatamente al colpo incassato per mano dell’Umana che ha visto pagare i dividendi con la scelta di schierare Batista dal 1′ (il suo impatto è stato notevole). Si ritorna in Irpinia con un PaladelMauro pronto a fare la sua porta e con la Sidigas che non può permettersi di sbagliare in casa propria.

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