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La Sidigas riscrive la storia: Bologna si inchina ai lupi, è primo posto per Avellino

La storia è stata riscritta. Una delle vittorie più belle in serie A. La Sidigas Avellino supera nel posticipo domenicale della 14° giornata la Virtus Segafredo per 87-59 ed è prima in classifica grazie alla sconfitta della Leonessa Brescia sul campo della Fiat Torino. 18 di punti di Fitipaldo e 14 di Fesenko regalano il quarto successo consecutivo agli uomini di Sacripanti che domani sera attenderanno di conoscere il verdetto di Milano sul campo di Pistoia.

Sidigas Avellino: Zerini, Wells 17, Fitipaldo 18, Sabatino, Leunen, Scrubb 8, Filloy 6, D’Ercole 5, Rich 13, Fesenko 14, Ndiaye 6, Parlato n.e. All.: Sacripanti

Virtus Segafredo Bologna: Gentile A. 18, Umeh 9, Pajola n.e., Baldi Rossi, Ndoja 4, Lafayette 7, Aradori 4, Gentile S. , Lawson 11, Slaughter 6. All.: Ramagli

Parziali: 22-10, 44-25, 57-41

Arbitri: Seghetti, Attard, Perciavalle

La gara regala immediatamente emozioni sul fronte d’attacco. I lupi coinvolgono immediatamente nel gioco Kyrylo Fesenko che fa valere tutti i suoi chili contro Slaughter. La Virtus si affida all’estro di Alessandro Gentile che manda a bersaglio i primi due quattro punti ma c’è da fare i conti con una Scandone “in confidence” quando ha il pallone tra le mani: a ringraziare è Ariel Filloy con la tripla dall’angolo del 12-6 al 4’. Bologna alza l’intensità fisica in difesa ma ciò non complica i piani della truppa di Sacripanti che riesce a portare anche a dodici le lunghezze di vantaggio sull’asse Rich – D’Ercole (22-10). La solidità difensiva crea più di un problema ai felsinei costretti a litigare col ferro. Il cinismo in attacco della Scandone non lascia scampo alla compagine bolognese che non riesce ad arrestare la corsa degli irpini che trovano un ottimo contributo anche dalle cosiddette seconde linee: Ndiaye respinge al mittente ogni pallone che passa dalle sue parti mentre Fitipaldo e Wells puniscono ogni spazio concesso dalla Virtus che sprofonda sul 32-18 al 14’ e con un Ramagli costretto a chiamare timeout. Le mani educate da tre punti sia di Michael Umeh che di Oliver Lafayette regalano una minima speranza di rientro alla propria squadra che paga le cattive percentuali al tiro da due punti. Si torna a dare palla in post basso a Fesenko con l’ucraino che ristabilisce le distanze (44-25 al 20’) mandando letteralmente al pari i pari ruolo romagnoli con sei punti di fila. La Virtus parte bene dopo la strigliata ricevuta negli spogliatoi. Lafayette e Ndoja propiziano un parziale di 5-0 che conferma le buone intenzioni dei felsinei nel secondo tempo. Avellino trova nell’esperienza di Rich e nella forza di Fesenko le armi per respingere la sortita ospite tanto da ristabilire il + 18 (48-30) al 24’ di gioco. Il solito Filloy piazza la seconda bomba della sua serata che per Bologna fa davvero male quanto il canestro stampato in faccia da Rich ad Alessandro Gentile. La magia di Fitipaldo dopo il timeout richiesto da Bologna vale il massimo divario sin qui (57-35). Un paio di giocate personali di Lawson tengono in corsa al suono della terza sirena.

 

La difesa è la chiave per poter custodire il prezioso vantaggio costruito in precedenza. La Scandone ne è ben consapevole. E’ da qui che nasce nuovamente il + 21 dei padroni di casa quanto Thomas Scrubb vola a schiacciare un comodo pallone. L’ala canadese è uno dei protagonisti della spallata che la Sidigas infligge a Baldi Rossi e compagni che sprofondano sul 77-51 quando a gonfiare la retina ci pensa Bruno Fitipaldo dai 6.75 metri in due circostanze. Dez Wells vola come una gazzella verso il ferro avversario ed i lupi dilagano in attacco . Ramagli non sa più a quale santo votarsi con la gara che è ormai scappata di mano dai suoi uomini. Scrubb in contropiede regala il + 30 alla Sidigas che nel finale concede la scena anche a Parlato e Sabatino.

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Un commento

  1. Forza Scandone 1948……unica nota stonata il palazzetto non proprio sold-out

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