BASKETINTERVISTENEWSSCANDONE

Red October – Sidigas, Sodini: “I canestri di Smith decisivi, che onore battere la capolista”

CANTU’ – Dopo la splendida impressione lasciata alle Final Eight di Firenze continua il magic moment della Red October Mia Cantù che batte a domicilio la Sidigas Avellino in un finale thrilling. Nonostante l’ennesima prova di carattere dei suoi è agrodolce il commento di coach Marco Sodini: “Sono contento per i due punti, ma ho molto da recriminare per l’atteggiamento avuto dai miei nel secondo quarto e soprattutto nel terzo periodo. Eravamo riusciti molto bene nel primo tempo a limitare Avellino e a concedergli solo 35 punti e riuscendo a correre bene il campo in transizione. Nel terzo quarto abbiamo invece concesso la bellezza di 29 punti, non riuscendo a correre e a non far schierare la loro zona che abbiamo sofferto particolarmente. Avevamo preparato la partita cercando di limitare Leunen che ritengo essere il loro vero playmaker e credo che ci siamo riusciti molto bene, d’altro canto però loro sono stati bravi ad annullare Burns. Non dimentichiamoci che prima di questa sconfitta Avellino era la prima della classe e per questo per noi è motivo di grande orgoglio questa vittoria, ma è arrivato il momento di alzare l’asticella e per questo non riesco a gioire completamente proprio perché avrei voluto dalla mia squadra lo stesso atteggiamento per tutto l’arco del match”.

Sulle prestazione dei singoli Sodini commenta: “Fondamentali sono stati i canestri di Smith che ci ha trascinato, ma ritengo che l’uomo chiave di questa vittoria sia stato Thomas che con le sue percentuali roboanti da 3 punti ci sta dando davvero tante variabili tattiche che prima non avevamo”.

L’ultimo pensiero del coach è rivolto allo sfortunato calciatore Davide Astori, prematuramente scomparso a soli 31 anni: “A prescindere dal fatto che io sia un tifoso della Fiorentina, voglio dedicare la vittoria ad Astori e dare il mio cordoglio alla sua famiglia perché è davvero un’ingiustizia perdere una persona in questo modo e a quest’età”.

di Massimiliano Zappella

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio