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Sidigas, altra rimonta mancata: ko anche a Nymburk, si complica la strada in Champions League

Terza sconfitta, la seconda consecutiva, in Basketball Champions League per la Sidigas Avellino che perde anche sul campo del Cez Nymburk che per 81-77 nella dodicesima giornata. Qualificazione alla fase successiva della competizione che si complica per il gruppo di Sacripanti mentre i cechi festeggiano l’ingresso agli ottavi di finale. Inutili i 24 di Thomas Scrubb, miglior realizzatore della partita insieme all’Mvp Kendrick Ray.

A rompere gli indugi ci pensa Kyrylo Fesenko facendosi largo sotto canestro. L’avvio della Scandone sembra promettente ma c’è da incassare il primo sorpasso casalingo aperto da Lawrence e ampliato da Kriz e Benda che puniscono alcune distrazioni dei biancoverdi. Sacripanti toglie uno spento Dez Wells per affidarsi a Lollo D’Ercole come terzo degli esterni. Filloy prova a mettersi in proprio tenendo a contatto la sua squadra ma il Nymburk prende fiducia col passare dei minuti trascinato da un ottimo Benda che iscrive a referto già sette punti. Lawrence viene sfidato al tiro da tre punti da D’Ercole che lo punisce con la bomba del 19-11 che fa scattare il primo vero campanello nelle fila irpina. Il neoentrato Peterka (in luogo di Benda già gravato di due falli) doppia gli avversari con cinque punti consecutivi che evidenziano le difficoltà difensive dei viaggianti. Il Cez si conferma essere un attacco dalle mille risorse e chi entra in campo riesce a gonfiare la retina con facilità. Per la Sidigas un primo periodo a dir poco drammatico, difensivamente parlando.

Nel quarto successivo la situazione, inizialmente, non sembra del tutto migliorare. Avellino paga a caro prezzo il suo atteggiamento soft in fase di non possesso palla. Dopo una partenza di marca biancoverde col duo D’Ercole e Ndiaye arriva la prevedibile reazione dei padroni di casa che trovano nuovamente la via del canestro. L’ingresso dalla panchina di Hruban porta alla causa ceca cinque punti in un amen. Corre il tassametro in favore del Cez Nymburk che vola fino al + 18 con la tripla piedi per terra di Bohacik (42-34). La Scandone ha un sussulto d’orgoglio guidata dal suo capitano Maarten Leunen che sblocca dalla lunga distanza dopo dieci errori al tiro della sua squadra. Si fa vedere anche Thomas Scrubb che è bravo a sfruttare un paio di ripartenze che danno fiducia ad Avellino che riuscirà così ad armare la mano di Filloy e trovare il tap-in che riapre la partita ancora con Leunen.

Avellino è costretta ad inseguire anche nella terza frazione ma per un attimo sembra litigare dai 6.75 metri col canestro. Ci pensa un sontuoso Thomas Scrubb ad aggiustare la mira coi piedi dietro l’arco. L’ala canadese con passaporto inglese  trasforma in punti ogni pallone che riceve, specie dalla lunga distanza da cui insacca tre conclusioni. E’ così che la Scandone riesce a restare incollata ad una partita in cui Fesenko fatica ad imporre tutta la  sua stazza nel pitturato boemo. Sale in cattedra Kendrick Ray (fratello di Allan ex guardia di Boston e Virtus Roma) che si carica tutto il peso dell’attacco sulle proprie spalle. Ne consegue un nuovo allungo in favore del Cez Nymburk che punisce ogni minimo spazio dalla difesa avellinese che chiude male su Kruban che porta momentaneamente a dodici il margine di vantaggio.

La Sidigas resta all’asciutto di punti per tre giri di lancette fin quando non resuscita un sin qui silente Dez Wells. Ne nasce un miniparziale di 5-0 che rianima le chance biancoverdi. Non fa sconti, invece, Kendrick Ray che cerca di respingere l’offensiva della Scandone che non molla ma trova con Ndiaye l’alley-oop del 73-72. Il senegalese commette un paio di ingenuità difensive punite da Ray e Benda che mettono l’ipoteca sul match e condanna alla settima sconfitta europea la compagine di patron De Cesare.

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