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Sidigas Avellino, a Brescia la vittoria della grande squadra

Importante acuto in trasferta per la Sidigas Avellino, che ha espugnato il Palaleonessa di Brescia col risultato di 74-77. Due squadre di alto livello, reduci dai successi di Coppa (prestigioso quello dei lombardi contro la Stella Rossa di Joe Ragland), che avevano però già problemi di classifica in campionato, avendo ottenuto una sola vittoria ciascuna nelle gare precedenti. Una partita dunque, che aveva una posta in palio sicuramente maggiore di una normale quarta giornata di andata; se l’è aggiudicata una squadra, quella avellinese,  capace di ribaltare la situazione dopo evidenti difficoltà iniziali (7-0 il primo parziale, 32-19 per la Germani dopo 15 minuti)

La Sidigas è riuscita a trovare i corretti “aggiustamenti” a partita in corso, migliorando nella metà campo dove si è mostrata finora strutturalmente più debole: quella difensiva. La squadra di Vucinic, sotto questo aspetto, è sembrata più attenta ed organizzata rispetto ai precedenti incontri; molteplici le soluzioni adottate dal tecnico serbo dalla zona 2-3 alla match-up, declinata in varie salse. Giocatori Sidigas più tempestivi negli aiuti dal lato debole, capaci, a partire dal terzo quarto, di cancellare dalla partita anche il forte Jordan Hamilton,ex Nba come Norris Cole.  In attacco, al contrario,Avellino ha mantenuto la consueta filosofia, con giocatori non ingabbiati in rigidi “giochi a termine”, ma liberi di giocare la loro motion basketball; e contro la Germani questo è riuscito meglio del solito soprattutto dal punto di vista dell’affiatamento di squadra.

Cole è stato ancora una volta il top scorer del match con 19 punti, percentuali intorno al 50% dal campo ed anche dai tiri liberi (3/6); tiro nel quale l’intera squadra biancoverde ha mostrato molta imprecisione (10/23), contrariamente a quelli da due e da tre, dove le percentuali sono state rispettivamente del 58,8 e del 33,3. Proprio nei tiri da due che si è riscontrata la maggiore differenza tra le due squadre, con la Germani che addirittura ha fatto registrare un pessimo 32,6% (15realizzati su 46 tentativi). Merito anche di una difesa capace di chiudere bene l’area, mettendo in difficoltà il gioco interno degli avversari. Non è stato un caso che anche la voce rimbalzi, notoriamente un problema per questa Sidigas a corto di lunghi, ieri sera è stata non solo meno pesante del solito, ma addirittura favorevole (35-38); merito, oltre di un Costello versione lottatore (10 carambole), anche dell’uomo che non ti aspetti, ossia il meno alto di tutti, capace di catturarne 7.

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Il giocatore in questione è Kiefer Sykes, il sesto uomo più micidiale di questo campionato finora, che è stato anche il man-of-the-match della gara del Palaleonessa. Diciotto punti con 22 di valutazione, oltre ai rimbalzi, due assist e una stoppata. Assoluto dominatore del quarto quarto, periodo nel quale ha realizzato ben 13 punti; quando, come a Brescia, riesce ad abbinare la sua freschezza atletica ad una buona mira, può diventare letale per tutti.Atleta che ha sicuramente spaccato un ultimo quarto nel quale le squadre si sono grosso modo equivalse, decisivo dunque nel far pendere l’ago della bilancia in favore dei suoi.

Da un punto di vista tattico, pertanto, il periodo da incorniciare per la Sidigas è stato il terzo: 15-21 di parziale, con il quintetto ormai consueto proprio in questa frazione: quello con Cole e Filloy insieme da esterni e Costello con Caleb Green da interni. Nel terzo quarto è accresciuta l’attenzione difensiva e la qualità dei passaggi di Avellino; mentre un giocatore come Luca Vitali faceva fatica a giocare i suoi classici pick-n-roll con i suoi lunghi, dall’altra parte del campo tutti davano il loro apporto in termini di concretezza e punti, anche se alla fine dell’incontro sono stati solo tre i cestisti biancoverdi a raggiungere la doppia cifra in termini di punti: Nichols, oltre Cole e Sykes. Il numero 8 è stato una spina nel fianco per le difese avversarie, un tiratore micidiale che ha dato anche una mano nel gioco interno.Un tipo che non si scompone, ed anche se sbaglia qualche tiro di troppo (cosa capitata appunto nel secondo quarto di questa partita), non perde la freddezza per realizzare il canestro giusto al momento giusto, quello decisivo.

La freddezza nei momenti clou è stata la forza di questa Sidigas corsara a Brescia: i biancoverdi, nella lunghissima volata finale per la vittoria ( si era infatti sul 59 pari a 7 minuti dalla fine), hanno dimostrato di saper vincere, di essere squadra mentalmente capace di raggiungere gli obiettivi. Nemmeno le giocate dell’eterno Moss, autore di 6 punti consecutivi nell’ultimo minuto thrilling di gioco, (con un clamoroso gioco da 4 punti) hanno scalfito il morale dei biancoverdi. Il talento a disposizione, d’altronde, è enorme, e consente di fare questo tipo di ragionamento, ma allo stato attuale delle cose bisogna stare ancora attenti alla mancanza di ricambi, e dunque di ossigeno per i protagonisti principali.

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