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Sidigas: ecco quanto potresti vincere con i premi FIBA per la Europe Cup

La Sidigas Avellino è giunta in fondo ad una competizione continentale, la FIBA Europe Cup (FEC), dopo aver partecipato alla Basketball Champions League (BCL) fino al mese di febbraio; in virtù del quinto posto ottenuto nella prima competizione a marchio FIBA, ai biancoverdi è stato consentito di partecipare alla seconda, seguendo un meccanismo simile a quello che avviene nel calcio con le terze classificate dei gironi di UEFA Champions League. Pur essendo ovvio che il livello della competizione sia inferiore rispetto alla BCL, non era assolutamente scontato riuscire ad arrivare fino alla finale, dato che hanno fallito anche altre squadre “retrocesse” come  l’altra italiana Sassari.

Volendo però prescindere da disquisizioni fin troppo raffinate sul livello tecnico, che lasciamo volentieri agli addetti ai lavori, si può tranquillamente tracciare un quadro economico sulla competizione; si vuole dunque analizzare il montepremi della FEC per poter così capire quanto la società di Giannandrea de Cesare potrà racimolare grazie ai suoi meriti, guadagnati sul campo di questo torneo continentale.

A norma di regolamento, era prevista una quota di invito pari a 10 mila euro per ogni squadra partecipante, a partire dal primo turno di qualificazione; con un totale di 65 squadre partecipanti (comprese quelle estromesse al primo turno preliminare) il montepremi della competizione è ammontato a 650 mila euro. Avellino, tuttavia, essendo entrata solo negli ottavi, è stata esonerata da questo pagamento.

Continuando a scorrere il regolamento, precisamente al punto 27, si riesce a scoprire anche come la cifra viene ripartita in base ai piazzamenti; dall’1 per cento a ciascuna delle 48 squadre qualificate alla Regular Season, si passa al 2% alle eliminate ai quarti, poi il 3 a quelle estromesse in semifinale, il 6 alla finalista perdente e per finire il 15% al vincitore; calcolatrice alla mano, dunque,  la Scandone ha già assicurato un premio di 39 mila euro in qualità di finalista, che potrebbe aumentare a 97.500 in caso di vittoria.

Sono cifre sicuramente lontane da quelle garantite dalla partecipazione in Champions, ma comunque interessanti, specie se andiamo a considerare che i margini di profitto per la Società irpina non si fermano al mero premio federale; ad esempio, la possibilità di ospitare eventi rappresenta un ulteriore voce di guadagno, mediante gli introiti del botteghino. Il match del 25 aprile sarà il quarto ed ultimo casalingo per la Scandone in questo torneo; nelle tre precedenti partite la Società ha preferito seguire una politica di prezzi bassi,limitando così l’ammontare dell’ incasso, ma per la finalissima di domani, come è giusto che sia, le cose sono leggermente cambiate e pertanto si stima un incasso superiore ai 50mila euro, data la massiccia affluenza di pubblico che ci sarà.

In ultimo, vanno conteggiati gli ulteriori 50.000 derivanti dalla partecipazione ai gironi di Champions League, competizione disputata dai Lupi d’Irpinia per il secondo anno consecutivo; nella stagione 2016/2017 il sodalizio avellinese aveva  incassato 120mila euro dalla FIBA per i traguardi raggiunti in BCL (Ottavi di finale), e quest’anno, sommando tutte le sopra-citate voci,  si potrebbe addirittura superare questa cifra, pur essendo la FEC solo solo la sorella minore della BCL.

Insomma, checchè se ne dica, la FEC è una Coppa che, per il vincitore, varrà più di duecentomila euro,dunque non sarebbe assolutamente da snobbare sia da questo punto di vista economico, ma anche da  un altro punto di vista, prettamente sportivo, considerando anche lo stato di salute precario dell’ intero Movimento cestistico italiano, per il quale una finale tutta tricolore non può che essere una boccata d’ossigeno.

Fonte: https://www.fiba.basketball/europecup/17-18/regulations.pdf

 

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