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Sidigas non c’è il tempo di gioire: gara 4 è un autentico spartiacque

Confermarsi non è mai facile. Farlo con un mini riposo di quarantotto ore diventa ancor più complicato. Lo sa bene la Sidigas Avellino che alle 20:45 sfiderà davanti ai cinquemila del PaladelMauro l’Umana Reyer Venezia, caduta martedì per 96-83.  Serie sul 2-1 in favore dei biancoverdi che hanno la possibilità di incrementare il vantaggio in caso di vittoria e presentarsi sabato pomeriggio alle 18:30 in Laguna col primo di tre possibili match point a disposizione.

Prima c’è da replicare il bel successo ottenuto in un clima da playoff, da vera pelle d’oca per quanti hanno assistito alla sfida. Sacripanti non cambierà nulla rispetto a quanto visto poche ore fa ma chiederà di offrire una prestazione mentale e di energia pari a gara 3. La Scandone sa bene che l’Umana ha lavorato sugli errori commessi e su un atteggiamento difensivo parso la brutta copia di quanto ammirato domenica sera a Venezia. Hagins ed Ortner scalpitano per un posto tra i dodici. Se Haynes e McGee si sono rivelate delle spine nel fianco, Peric e Batista hanno offerto un contributo scarno per provare a superare la Sidigas che ancora ha negli occhi la sontuosa prova di Joe Ragland, autore di 33 punti con 43 di valutazione.

Dalla capacità di recupero del regista di West Springfield dipenderà tanto dell’attacco avellinese ma le armi non mancano: Logan può andare a referto in un amen, Thomas ha dimostrato la sua confidenza coi match casalinghi mentre Fesenko e Cusin hanno compiuto il proprio dovere.

Non è da escludere che Venezia potrà mettere grande aggressiva sin dalla rimessa di fondo campo o obbligare gli esterni irpini ad attaccare maggiormente il ferro, optando per una maggiore copertura dai 6,75 metri.

Tatticismi e previsioni che varranno fin quando non sarà l’atmosfera da playoff a prendere il sopravvento. E con un PaladelMauro come quello di due giorni, la Scandone può mirare al bis di risultati.

 

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