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Solaini (Eurosport): “Contro Venezia sono emersi i punti deboli della Sidigas, ora si consolidi il 4° posto”

Giovedì di riflessione in casa Sidigas Avellino all’indomani della sconfitta in gara 1 della finale di Fiba Europe Cup contro l’Umana Reyer Venezia. Da quest’oggi la formazione biancoverde preparerà la gara di domenica pomeriggio contro il Banco di Sardegna Sassari, un appuntamento delicato considerando le ambizioni di playoff dei sardi che dovranno vincere in Irpinia per restare aggrappati al treno che conduce alla post season. La Scandone dovrà mettere da parte quanto avvenuto mercoledì sera contro Venezia cercando di trovare le giuste energie nel match contro la Dinamo dell’ex Markovski: “I sardi sanno bene che quella al PaladelMauro è una chance da non fallire per giocarsi i playoff. In caso di ko sarebbe un addio anticipato a questa possibilità. – dice Andrea Solaini, telecronista di Eurosport  intervistato dalla nostra redazione che spiega come- Sassari potrà contare su elementi di qualità che possono infiammarsi in qualsiasi momento come Bamforth ed Hatcher ma sottocanestro darei la giusta attenzione a Planinic e Polonara perchè si tratta di due lunghi importanti per questo campionato. La Scandone dovrà giocare una gara vera perchè avra il tempo di recuperare dalla gara di Coppa e dovrà vincere per blindare il quarto posto dall’assalto di Trento.

La voce di Eurosport ha raccontato le emozioni del primo atto della finale di Fiba Europe Cup svoltasi due giorni fa in Irpinia: “L’Umana Reyer ha dimostrato tutto il proprio talento a cui ha aggiunto una eccellente continuità nell’arco dei quaranta minuti. La Sidigas, invece, ha iniziato bene cavalcando l’onda positiva di Fesenko nelle prime battute di gioco salvo poi non saper reagire alla prima fuga degli avversari. Otto punti non sono un margine irrecuperabile in vista di gara 2 ma è ovvio che in questa momento la Coppa è molto più vicina alla Reyer che alla Scandone.

La stessa formazione di casa ha palesato qualche limite nell’impostazione d’attacco quando a tratti il pallone è sembrato pesare troppo per i giocatori: “E’ normale che quando hai una squadra non profondissima e la prima opzione Fesenko non ti rende più , sei costretto a cercare altrove le risorse dovenndo poi affidarti a chi ti dà più garanzie come nel caso di Rich e Wells che hanno giocato tanti palloni. Avellino ha mascherato bene questo suo difetto nei mesi scorsi quando è riuscita a chiudere al primo posto ma è ovvio che alla lunga poi sarebbe venuta fuori qualche crepa. Io resto ottimista che la Sidigas possa fare un buon cammino di qui alla fine della stagione perchè a volte alcune giocate possono cambiarti l’andamento delle cose.”

La Scandone resta l’unica formazione a non esser intervenuta sul mercato di riparazione. A tal proposito Solaini ritiene che: “In un sistema di gioco come quello di Sacripanti in cui tanti gestiscono la palla ed i possessi, è difficile poi dire dove serve il vero rinforzo nel reparto degli esterni. Avellino si rinforzerà soltanto con una aggiunta di qualità che possa avere il suo perchè altrimenti si punterà sulle motivazioni di questo gruppo che sta lavorando per recuperare Ndiaye. Il senegalese e Lawal sono i back court tali da consentire a Fesenko di giocare i suoi 20′ così da favorirne una gestione migliore ed una conseguente maggiore efficacia.

La Sidigas potrebbe incrociare la Dolomiti Energia Trentino nei playoff al primo turno: “E’ la squadra del momento insieme alla Openjobmetis Varese. L’Aquila sta giocando un ottimo girone di ritorno e non sarà un cliente facile per gli irpini dato che ha confermato quasi per intero il blocco dello scorso anno con la sola perdita di Craft.

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