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Trento espugna il Paladelmauro, Sidigas Avellino costretta ad inseguire nella serie.

La Sidigas Avellino ha perso la Gara 1 dei quarti di finale dei playoff contro la Dolomiti Energia Trento per 77-79;  una gara così equilibrata ed avvincente non poteva che essere decisa da un episodio, che in questo caso è stata una decisione arbitrale. Ad un minuto e mezzo dalla fine, sul punteggio di 72 pari, la terna guidata da Carmelo Paternicò ha deciso di infliggere, oltre ad un fallo di gioco a Jason Rich, anche un fallo antisportivo a Wells, per una presunta manata allo stesso giocatore che aveva subito in precedenza il fallo dal numero 25 biancoverde, ossia  Gomes. Il risultato è stato dunque di mandare in lunetta “Betinho” per ben quattro volte, ed in virtù del 3/4 da lui concretizzato, Trento si è ritrovata ad avere un possesso pieno di vantaggio che, nonostante il tiro libero successivamente sbagliato da Flaccadori, è riuscita a mantenere fino allo scadere del tempo di gioco. Una decisione che ha lasciato molte perplessità, soprattutto per la tipologia di partita nella quale è stata presa, ossia una partita dei playoff dove, è risaputo da sempre, il livello di agonismo si innalza notevolmente, e spesso sono tollerati contatti che nella regular season vengono normalmente sanzionati.

La gara, per l’appunto, è stata fin da subito giocata su agonismo e ritmi alti, con grande corsa ed energia da parte di entrambe, come d’altronde si intravvide anche nell’ultima di campionato disputata mercoledì scorso. I trentini ieri sera hanno avuto la solita sostanza da Sutton, gran giocatore sia fisicamente che tecnicamente, autore di 22 punti di cui ben 10 solo nel primo quarto. Il lungo americano era immarcabile per ciascuno dei giocatori della Sidigas che di volta in volta gli sono stati accoppiati, ed il suo gioco si è rivelato utile anche in difesa per estromettere dalla partita Fesenko (5 punti e 4 rimbalzi in 24 minuti con -7 di valutazione Lega). Ancora una volta, dunque, il centro ucraino non è riuscito ad esprimersi al suo meglio contro la squadra di coach Buscaglia, che riusciva ad anticiparlo bene con i suoi lunghi, ed in particolare proprio con Sutton.

Il premio MVP del match, tuttavia, spetta a Joao Gomes; non tanto per la freddezza di cui si scriveva poc’anzi riguardo ai tiri liberi del sorpasso, quanto per essere stato l’artefice principale della rimonta trentina: 12 dei suoi 14 punti li ha realizzati nell’ultimo quarto, mettendo a segno tre pesantissime triple. Dunque dopo il 30° minuto, quando il punteggio recitava 58-48 per Avellino, il giocatore capoverdiano ha dato un contributo fondamentale affinchè i suoi per potessero prima rientrare, ed infine vincere quest’incontro.

In casa Avellino va registrata la buona gara disputata dai due nuovi acquisti, Patrick Auda e Alex Renfroe: complessivamente hanno segnato 23 punti, riuscendo a giocare anche qualche pick-n-roll insieme. Il primo, lungo che ha scelto il numero 33, ha ben impressionato per la sua energia su entrambi i lati del campo, mostrando pure una mano educata (7/9 da due e 1/2 ai liberi, per un totale di 15 punti); il secondo, playmaker, ha segnato 8 punti e smazzato 4 assist, dando prova di doti in palleggio ed in visione di gioco. Oltre a questi, il giocatore che ha trovato maggiormente la via del canestro è stato Dez Wells, autore di 19 punti con anche una tripla realizzata. L’esterno americano, tuttavia, è calato alla distanza ed ha concesso qualcosa di troppo in difesa, macchiandosi tra l’altro del fallo antisportivo che di fatto ha spianato la strada al successo di Trento.

L’impressione generale su questa serie è che sia destinata ad essere equilibratissima; Trento è una squadra che, oltre ad esprimere gioco in attacco, riesce benissimo ad impedire agli avversari di giocare la loro pallacanestro. La Dolomiti Energia effettua una difesa molto dinamica e propensa ai cambi sui blocchi, che complica i sistemi predisposti da Sacripanti. Una squadra che cerca di recuperare palla (9 recuperi, contro i 6 della Sidigas) e di correre in contropiede, grazie all’atletismo di molti dei suoi giocatori. L’ossatura di un roster reduce dalla finale dello scorso anno è rimasta praticamente intatta, con i vari Forray, Sutton, Gomes e Flaccadori (il terzo dei suoi ad andare in doppia cifra con 16 punti) che sanno dunque come giocare questo tipo di partite. La Sidigas, dunque, dovrà trovare in fretta il modo di adeguarsi a questi ritmi ed a questo metro arbitrale che, come già affermato in precedenza, stasera la ha decisamente penalizzata.

 

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