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TurisTifosi, quasi di casa a Reggio Emilia

Resettare la brutta prestazione interna contro lo Zielona Gora e cogliere la quarta vittoria consecutiva in trasferta in campionato dopo Pesaro, Sassari e Trento è questo l’imperativo per la Sidigas Scandone Avellino. Gli irpini saranno impegnati nell’ormai noto e ostico parquet del PalaBigi di Reggio Emilia, diventato quasi una seconda casa per i biancoverdi, che negli ultimi anni hanno sfidato più di una volta gli emiliani nella post-season.

di Massimiliano Zappella

Il catino di via Guasco, riporta alla memoria ricordi agrodolci per la Sidigas, che non è mai riuscita ad espugnarlo due stagioni fa, uscendo con molti rammarichi a gara 7 delle semifinali scudetto, ma che è stato terra di conquista nei quarti dei play-off dello scorso anno dove il canestro di Leunen allo scadere è ancora ben impresso nelle menti di tutti i tifosi sia biancoverdi che biancorossi.

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La querelle che negli anni si è avuta sul limitato numero di posti riservato al settore ospiti è ormai solo un lontano e brutto ricordo, in quanto il PalaBigi è stato recentemente ristrutturato.  La città emiliana è da qualche anno sede della più avveniristica stazione dell’Alta Velocità dei treni e rappresenta uno snodo cruciale dal punto di vista ferroviario.
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Reggio nell’Emilia, il nome ufficiale della città, è storicamente nota e conosciuta come la “città del tricolore”, in quanto la bandiera italiana, su ispirazione dei vessilli della Repubblica Cispadana, nacque e fu esposta per la prima volta in questa città il 7 gennaio 1797. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, per il ruolo rilevante avuto dalla città e dai suoi abitanti nella liberazione italiana, Reggio Emilia è stata insignita della medaglia d’oro al valor militare della Resistenza.

Il luogo di maggior importanza e fascino della cittadina emiliana è proprio la “Sala del tricolore”, oggi sede delle sedute del Consiglio Comunale.
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Altri luoghi di interesse sono le piazze principali: Fontanesi e Prampolini, i luoghi maggiormente frequentati dai reggiani e sedi dei mercati cittadini che attraggono sempre un gran numero di persone.
Dal punto di vista religioso meritano una visita il Duomo, la Basilica della Madonna della Ghiara e la Basilica di San Prospero.
Per gli amanti dell’arte e della musica assolutamente da non perdere sono i Musei Civici, la collezione di arte contemporanea Maramotti, la Galleria Parmeggiani ed il Teatro Municipale.
Opere architettoniche molto moderne e da lasciare a bocca aperta sono i “Tre ponti di Calatrava” che fungono da collegamento tra la città e la già citata stazione dell’Alta Velocità.
Parlando di Reggio Emilia è praticamente impossibile non citare il Parmigiano Reggiano, il formaggio più noto ed apprezzato italiano, che qui nacque, addirittura, nel lontano XII secolo, come confermato anche da Boccaccio nel suo Decameron, in cui il formaggio emiliano è già citato.
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Altre specialità culinarie sono, ovviamente, i tortellini, lo gnocco fritto con la mortadella, i cappelletti in brodo, i bolliti ed il meno noto Erbazzone, pizza ripiena di erbe e formaggi, il tutto accompagnato dal vino Lambrusco.
Storia, cultura, enogastronomia e rivalità sportiva a volte sopra le righe ma pur sempre sana sono gli ingredienti per una trasferta che si prospetta insidiosa ma avvincente!

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