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Basket Avellino: Sidigas,una vittoria finalmente senza affanni

La Sidigas Scandone Avellino ha battuto ieri sera la Betaland Capo d’Orlando con il sonoro punteggio di 97-69. Per degli scherzi del calendario, irpini e siciliani si sono affrontati sempre,nelle ultime tre stagioni (ossia quelle della guida tecnica di Sacripanti) per l’ultima gara dell’anno; per il terzo anno di fila, dunque, si è imposta Avellino.  Prova di forza tecnica, fisica e mentale dei biancoverdi che possono continuare l’inseguimento al primo posto in classifica, ora distante solo due punti; la qualificazione alle Final Eight 2018 è ormai centrata e dunque non si può che parlare di “grande notte” per i Lupi del basket.

Una gara che ha preso subito una decisa inerzia a favore dei biancoverdi, trascinati da Ariel Filloy (18 punti in 30 minuti giocati, con 7 assist e 23 di valutazione), sempre più leader della squadra: è l’uomo che gestisce i ritmi delle partite e, non a caso, ieri ha fornito una delle sue migliori prove da quando gioca in Irpinia. Impressionanti la sua concentrazione e la sua determinazione dimostrate ancora una volta quando, dopo essersi visto annullare un canestro dei suoi da tre punti sullo scadere, sull’azione successiva ha ripreso palla e segnato tirando da tre in faccia al suo marcatore; era il primo quarto, ed il numeroso pubblico del Paladelmauro è andato letteralmente in visibilio. Canestri del genere annichiliscono gli avversari, ma Capo d’Orlando ha comunque sempre tentato di reagire e di non uscire dalla partita; i gialloblè hanno comunque dimostrato di essere una squadra interessante, con un sistema di gioco ben collaudato di tutto rispetto; il roster di coach Di Carlo annovera atleti di buonissimo livello, come Wojciechowski e Delas, lunghi capaci anche nel tiro dalla lunga distanza, o anche Maynor e Atsur, due playmaker dalle caratteristiche differenti ma complementari. I siciliani hanno cercato spesso di attaccare con circolazione di palla, sfruttando le spaziature ed i tagli verso il centro dell’area, ottenendo anche discreti risultati; ma hanno concesso molto in difesa, dove sono stati tramortiti dalla varietà di schemi e soluzioni messe in atto dagli atleti Sidigas, e soprattutto al rimbalzo, avendone presi complessivamente 12 in meno dei biancoverdi (36-24).

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In casa biancoverde le note liete sono tante, una di queste è senz’altro la prestazione di Andrea Zerini. Dopo un periodo negativo, il lungo fiorentino ieri si è sbloccato ed ha realizzato 9 punti in 19 minuti, ritrovando efficacia a rimbalzo e precisione al tiro. Il minutaggio dei lunghi ieri è stato distribuito alla perfezione: Fesenko e N’diaye si sono alternati rispettivamente per  18 e 19 minuti, mentre Maarten Leunen ha finalmente avuto la sua partita di “rifiato”, con soli 20 minuti giocati; l’ala di Vancouver ha comunque realizzato 12 punti, con 5 rimbalzi e 4 assist; davvero un cestista di altissimo livello, lo ha dimostrato ancora una volta. Nel reparto esterni, oltre a Filloy, si segnala la prova di Rich, che ha realizzato i suoi quasi consueti 20 punti in un contesto generale dove non è stato costretto a prendersi troppe responsabilità. D’Ercole, partito ancora una volta in quintetto al posto di Fitipaldo, ha svolto compiti di ordinaria amministrazione, mentre il grande ex di giornata ha dato qualche segnale di ripresa, realizzando 9 punti in 21 minuti giocati; tutti ci auguriamo che il nuovo anno per Brunito sarà meglio di questo che sta per concludersi. Thomas Scrubb si è confermato ancora una volta sui suoi livelli (9 punti e 7 rimbalzi) e, inoltre, ha dato dl’impressione di essere entrato in sintonia con Filloy: i due si sono scambiati alcuni assist col contagiri, segno di un’intesa che va consolidandosi.

Una partita nel complesso diversa da quelle in cui ci ha abituato la squadra di Sacripanti: fino ad ora la Scandone ha sempre conquistato le sue vittorie con fatica, arrivando praticamente a giocare al limite fino all’ultimo secondo; le partite meno “tirate” erano state, peraltro, le sconfitte di Brescia e di Cremona. Evidente, dunque, come il problema della squadra avellinese (di cui si scriveva già nelle settimane scorse), non poteva che essere l’incapacità di gestire quei match dove, oltre ad una superiorità tecnica complessiva, si manifesti anche un vantaggio iniziale nel punteggio. Contrariamente a quanto successo nelle scorse partite di campionato contro Brindisi e Pesaro, la Sidigas Avellino ieri sera ha saputo tenere a bada il tentativo di rimonta della Betaland, riuscendo, a condurre in porto la vittoria, finalmente senza affanni, permettendosi anche il lusso di far segnare il giovane Mavric quando già si era da molti minuti ormai nella fase di garbage time. Per questa ragione la vittoria di ieri rappresenta,più di quanto possa sembrare, un deciso miglioramento che permette dunque di guardare con rinnovata fiducia le previsioni per l’imminente 2018.

 

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