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Bruno Fitipaldo: il regista della Scandone

Il compito di sostituire un campione come Joe Ragland non era sicuramente di quelli più facili, e l’avventura in terra irpina poteva suonare come un “declassamento” per lui, che l’anno scorso aveva giocato in una squadra blasonata come Galatasaray, ma Bruno Fitipaldo, classe 1991 da Montevideo, non ha fatto una grinza, ed in silenzio in punta di piedi si è tuffato nella realtà della Sidigas stagione 2017/2018.

Il playmaker alto 1 metro e 83, con il suo carattere mite ma allo stesso tempo determinato, si sta prendendo piano piano la Scandone a suon di ottime prestazioni; con lui, la squadra di Pino Sacripanti ha un vero regista, un giocatore che ha i tempi di gioco nel sangue e che, grazie alla sua freddezza e lucidità mentale che sembrano inscalfibili, riesce quasi sempre a fare la scelta giusta. Doti che emersero già all’età di 19 anni, quando Fitipaldo vestiva la canotta del Club Malvin, e che gli valsero il premio di Latinbasket come “rivelazione dell’anno 2010-2011”, con tanto di titolo nazionale vinto.

Tornando al presente, ed andando ad analizzare le statistiche, scopriamo che dopo 5 partite di campionato, Fitipaldo è il secondo(dopo Leunen) cestista della Sidigas per minutaggio, è il quinto miglior assist-man del campionato, con una media di 4,8 passaggi vincenti a partita, ed ha realizzato 48 punti, viaggiando con una media di 9,6 per partita; già questi semplici dati mostrano come l’ex Capo d’Orlando e Galatasaray abbia impattato in maniera più che positiva con la sua nuova squadra. Ma volendo andare oltre, affidandoci anche alle sensazioni che si vivono sul parquet, possiamo tranquillamente affermare che Fitipaldo è uno degli uomini-chiave del roster irpino, in quanto capace di gestire i ritmi delle partite, decidendo quando sia il caso di attaccare di più il canestro( come nelle partite contro Torino e Oostende) e quando, invece, sia necessario costruire un’azione corale per mettere i compagni nella condizione di segnare( tipico esempio la partita di Pistoia, ma anche la sfortunata trasferta di Brescia, dove fu uno dei pochi a salvarsi).

L’unico problema, per modo di dire, potrebbero essere i nostalgici di Marquees Green, soprattutto se hanno in mano lo strumento della stampa per poter amplificare le proprie convinzioni; ma purtroppo, come saprete, da qualche anno in orbita-Sidigas gravitano (ed abbondano) i “pagellisti” , coloro i quali, senza mai aver giocato su un parquet nemmeno ai tempi del minibasket, riescono ad “inquadrare” la prestazione di un cestista in un voto da 1 a 10.

Fermo restando il rispetto e la riconoscenza verso Green, affermiamo che non c’è motivo di rimpiangerlo, soprattutto se a sostituirlo è stato chiamato un giocatore che segna altrettanti punti di media, dispensa gli stessi assist, ma ha dalla sua 9 anni in meno sulla carta d’identità ed in più 20 cm di altezza, oltre ad un carattere, come già anticipato, improntato sulla serietà e sull’abnegazione alla causa.

Bruno Fitipaldo, scusate se è poco !

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