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Final Eight 2019 – Il sogno già è finito: la Sidigas Avellino ko nel derby con Brindisi

Un derby ricco di colpi di scena. E non poteva essere altrimenti. Nell’ultimo quarto delle Final Eight 2019 la Sidigas Avellino perde 92-95 contro l’Happy Casa Brindisi uscendo per il terzo anno di fila ai quarti della competizione. Non bastano i 23 di Sykes. Decisivi dall’altra parte i 48 punti del duo Brown-Banks. Brindisi troverà in semifinale il Banco di Sardegna Sassari.

IL TABELLINO DEL MATCH

Non poteva non essere vibrante l’incipit di una sfida sentita dalle due tifoserie che hanno animato gli spalti dell’impianto fiorentino. Tanta è l’intensità che premia la voglia dei pugliesi autori di un avvio decisamente migliore dei biancoverdi che schierano tra i dodici Demetris Nichols. Sono undici punti della coppia Gaffney – Brown a far pendere l’inerzia dalla parte di Brindisi che vola sull’11-17 dopo sette giri di lancette grazie al gioco da tre punti di Riccado Moraschini. La Scandone litiga col ferro dalla lunga distanza (0/7) vedendosi raddoppiata nel computo dei rimbalzi catturati (6 contro 12). E’ da qui che nascono le ripartenze avversarie che lanciano Banks e i secondi tiri di Brown che esaltano il centro americano e producono il 12-28 con cui si va al primo mini riposo con tanti dubbi nella testa dei giganti irpini. Dalle mani di Harper e Filloy ha origine un miniparziale di 5-0 che prova a rimettere in gioco la stessa Scandone. L’effetto, tuttiavia, durerà giusto qualche minuto prima che l’Happy Casa riesce a rimettere le cose a posto con la solita grinta che contraddistingue i bianconeri. L’ex Banks tutto solo aggiorna il massimo vantaggio sul 17-36 prima di un altro filotto di canestri avellinese che porta la firma di Ndiaye e Sykes che deposita il primo tentativo dei suoi dai 6,75 metri. Il senegalese è uno degli attori sfortunati della serata perché deve ritornare in panchina gravato di tre penalità a proprio carico nel momento in cui Harper piazza la bomba del momentaneo 27-37. L’ultimo dei rinforzi del mercato sente la gara avendo trascorsi un’annata in riva all’Adriatico. Come accaduto domenica scorsa contro Brescia la guardia di Nashville ha un impatto roboante sull’incontro alla pari della scelta di Vucinic di abbassare il quintetto con Green e Silins da lunghi. Velocizzare la manovra aiuta la Scandone a restare in corsa all’intervallo.

 

La pausa per il tè caldo fa decisamente bene agli uomini del patron De Cesare, seduto nel parterre d’onore insieme al resto della dirigenza. In attacco la Scandone prende definitivamente convinzione dei suoi mezzi tanto da realizzare quaranta punti nella sola terza frazione. La differenza la fa anche l’atteggiamento nella propria metà campo che porta l’Happy Casa ad innervosirsi abbassando di conseguenza le sue percentuali. Cosa che non accade a Filloy che ne piazza otto in un amen: Avellino tocca il 78-62.

 

Brindisi non si dà per spacciata ma riesce col passare dei minuti ad impattare. Ci penserà Banks a mettere la freccia del sorpasso dalla lunetta. Avellino sfrutta con tre tiri liberi una ingenuità di Rush che commette antisportivo su Green. Il 2su2 ai tiri liberi di Chappell ed il conseguente tiro errato da Sykes mettono la parola fine.

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