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Marco Ramondino premiato al Palazzetto

Momenti di amarcord e di orgoglio per tutti gli appassionati della Scandone Avellino; questo pomeriggio al Paladelmauro, infatti, è avvenuta la premiazione, da parte degli ex dirigenti della massima società cestistica avellinese, di Marco Ramondino, coach della Novipiù Casale Monferrato fino all’anno scorso. Il riconoscimento “Memorial Lello Giannattasio“, che ha cadenza annuale, viene dato a personaggi che, formatisi nell’ambito della Scandone, siano riusciti a distinguersi nell’ambiente della pallacanestro nazionale.

Ramondino, dunque, essendo nato ad Avellino nel 1981, non poteva meglio rappresentare lo spirito di tale premio; la sua carriera nel mondo del basket cominciò con il settore giovanile della Scandone negli anni a cavallo del 2000, proprio quando l’allora De Vizia Avellino riuscì a raggiungere la storica promozione in massima serie, per poi proseguire come assistente di Zare Markovski nel triennio 2001-2004 ed avviarsi, dopo una lunga gavetta, nella carriera da capo-allenatore, giungendo fino alla serie A2.  Ed oggi, proprio come una quindicina di anni fa, erano presenti al Paladelmauro personaggi del calibro di Ciro Melillo, Menotti Sanfilippo e Carmine Cardillo, dirigenti che hanno fatto la storia del basket cittadino, oltre che al presidente del Coni provinciale Giuseppe Saviano. Tutti d’accordo nel premiare Ramondino, che non a caso era già stato insignito del premio “Allenatore dell’anno di Lega Nazionale Pallacanestro”, grazie all’eccellente risultato della finalissima playoff raggiunto con la sua Casale.

Il coach si è mostrato felice ed orgoglioso di questo premio, ed ha espresso in poche battute tutta la sua soddisfazione. Queste le sue parole “E’ un premio che mi rende orgoglioso, perchè mi è stato dato da persone di sport, da persone della mia città che si sono impegnati concretamente nella pallacanestro. Con loro ho condiviso interi pomeriggi qui al Paladelmauro, nel periodo della mia adolescenza, e di quel periodo mi porto sempre dentro le cose che ho imparato. Ho imparato, infatti, quella mentalità operaia di squadra provinciale, che deve lavorare sodo senza porsi limiti per raggiungere il massimo risultato possibile. Questo è quello che ho cercato di trasmettere ad ogni squadra che ho allenato, ed è quello che continuerò a fare.” A seguire il racconto di un piacevole aneddoto dell’anno della promozione in serie A1: “Non potrò mai dimenticare cosa successe prima dell’inizio di quel campionato; il giornale Superbasket stilò un ranking delle squadre partecipanti alla serie A2 e ci metteva al penultimo posto. Il coach Luca Dalmonte, appena lesse questo, mi chiese di fare una fotocopia ingrandita per appenderla nello spogliatoio; alla fine smentimmo tutti i pronostici e, grazie al lavoro duro, vincemmo il campionato.” 

Il patron De Cesare non è potuto essere presente, ma ci ha tenuto ad inviare un comunicato che è stato letto dal presidente onorario Ciro Melillo, nel quale ha inviato felicitazioni ed auguri a Ramondino, sia a titolo personale che come massimo rappresentante della Società Sportiva “Felice Scandone”.

 

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