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Milano entusiasma Armani, Cremona debutto amaro

Prima partita della storia per la Vanoli Cremona ai playoff quella contro la Reyer Venezia, alla
fine ad avere la meglio è stata la formazione allenata da De Raffaele. Una gara sempre in equilibrio con i cremonesi avanti per lunghi tratti ma con l’Umana capace di fare strappi importanti. La squadra di De Raffaele nel terzo quarto è stata anche sotto di dieci punti (60-50) ma è sempre riuscita a recuperare con grande carattere. Nel finale è stato Mike Green a fare la differenza. Con la Reyer avanti di un punto l’americano ha piazzato la tripla del 77-73 a meno di un minuto dalla fine.
Un colpo mortale per Cremona che non è più riuscita a recuperare, anzi ha regalato immediatamente palla andando definitivamente alla deriva. Martedì ci sarà la rivincita, ma per la Vanoli ora la strada di fa in salita mentre la Reyer può godersi un punto importante nella serie. Migliore in campo Green da una parte e Turner dall’altra.

Il patron Giorgio Armani esce soddisfatto dal PalaDesio dopo aver ringraziato uno ad uno i
giocatori dell’EA7: Sanders in primis, un giocatore che quando sente profumo di playoff e finali si trasforma. Milano infatti non si lascia sorprendere dal coraggio della Dolomiti Energia
Trentino, rispetta il fattore campo e si porta avanti 1-0, marchiando 86-74 la prima gara della serie dei quarti di finale scudetto: l’EA7, testa di serie numero uno e grande favorita per
il titolo, soffre solo in avvio (6-14 al 5′) la spavalderia di Trento, l’avversaria che l’ha eliminata in Eurocup, prima di innestare le marce alte nel motore. Il rientro in campo di Gentile dopo l’operazione al pollice, la grande prova di Sanders (21 punti) e la solita produzione di Batista in post basso (16 e 11 rimbalzi) regalano sicurezze ed energie anche ai compagni.

Ieri il primo match dei quarti di finale se lo è aggiudicato la Grissin Bon, che riesce, dall’inizio
alla fine, a tenere il match sui binari che predilige, mentre Sassari non dà mai l’impressione di avere le armi giuste per prevalere. Tanto più che il suo principale terminale offensivo, Logan, vive una serata sottotono, anche grazie alla difesa aggressiva di Reggio su di lui.
La Grissin Bon parte decisa sull’asse Aradori-Veremeenko e al 3′ guida 13-4 costringendo Pasquini a chiamare un time-out. Che però i suoi non sembrano recepire perchè Reggio allunga ancora
grazie a una «bomba» da 3 del centro Veremeenko. A metà frazione sono 15 i punti di vantaggio biancorossi. Sassari prova a reagire e con una finale di periodo più incisivo chiude a -10.
La prima metà del secondo quarto è sostanzialmente equilibrata, con i padroni di casa che mantengono il tesoretto accumulato nei minuti precedenti e al 5′ conducono ancora con 12 lunghezze di margine (38-26). Con un’azione da 4 punti di Akognon Sassari torna a -8, ma due conclusioni consecutive dalla linea dei 6,75 di Aradori ristabiliscono le distanze: 46-33 all’8′.
All’intervallo lungo la Pallacanestro Reggiana guida 51-40. Al ritorno sul parquet la Dinamo è decisamente più pronta dei reggiani: break fulmineo di 6-0, disavanzo ridotto a -5 e coach
Menetti si rifugia prontamente in time-out. A interrompere il momento down biancorosso è Della Valle, con una «bomba» delle sue, tuttavia i sassaresi sono decisamente più pimpanti e riescono ad evitare nuovi allunghi da parte di Silins e compagni che, nella fase, non esprimono un gran basket. Così al 30′ lo score recita 67-59 pro Reggio. Gli ultimi dieci minuti vedono la Grissin Bon alzare all’inverosimile l’intensità difensiva, bloccando ogni iniziativa della Dinamo in attacco. Così, al 4′,
grazie a una doppia conclusione vincente dalla linea dei 6,75 firmata Della Valle-Polonara, Reggio vola al +15 (74-59) al 4′. E’ il break che dà la svolta alla contesa, perché a metà frazione i padroni di casa toccano il +18 e il match, di fatto, finisce. I ragazzi di Menetti tengono dritta la barra e la
Dinamo non ha più la forza per recuperare.

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