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Rivincita compiuta; Sidigas Avellino, asfaltata Cremona

Con una delle partite più convincenti sin dall’inizio della stagione, la Sidigas Avellino ha strapazzato la Vanoli Cremona per 95-72; una superiorità netta, dimostrata anche dal dato dei 4 parziali; la Scandone, infatti, ha vinto tutti i quattro quarti, cosa che quest’anno era accaduta sole altre due volte, e sempre al Paladelmauro (contro Capo d’Orlando il 27 dicembre e contro Pistoia l’ 11 febbraio).

Un dominio in lungo ed in largo che sa tanto di rivincita contro un avversario che, oltre a vincere la gara d’andata al Palaradi, si era anche aggiudicato, a scapito dei biancoverdi, il quarto di finale della tanto ambita (in Irpinia) Coppa Italia. Nella sfida tra le panchine, poi, lo stesso Sacripanti era ancora a secco di vittorie contro il dirimpettaio Meo Sacchetti , da quando quest’ultimo è diventato allenatore della Nazionale Italiana, a scapito proprio coach di Avellino, che del predecessore Messina era stato vice per un anno.Dunque la Sidigas ha approcciato alla gara come un leone ferito nell’orgoglio, con una lucida e spietata determinazione che ha tramortito la malcapitata Vanoli fin dalle primissime battute. Fitipaldo, chiamato a maggiori responsabilità causa assenza di Filloy, ha risposto presente ed ha subito incanalato la gara con due triple che portavano in dote un 18-10 al quinto minuto. L’uruguayano nel corso del match ha segnato 14 punti con 4 assist, disputando una gara molto positiva in linea con il trend dell’ultimo periodo. Stesso discorso per Dez Wells, giunto ormai alla nona partita consecutiva in doppia cifra, top scorer di giornata con 18 punti ed un solo tentativo sbagliato dal campo (7/8, con due triple segnate). Entrambi sono giocatori che stanno crescendo dopo un inizio difficile, in cui sono spesso stati messi in discussione.

Una Sidigas che ha giocato mettendo intensità ed energia, riuscendo ad imporre fin da subito i ritmi alti alla gara. Fattore importante è stato lo strapotere di Fesenko in area; il lungo ucraino, autore di 15 punti in 22 minuti di utilizzo, riusciva spesso a fare canestro, ma anche ad aiutare bene i suoi compagni, piazzando blocchi efficaci oppure riuscendo ad aprire il campo con precisi passaggi. Anche lui è uno di quegli atleti che sta trovando una certa continuità nelle prestazioni. Continuità che non è mai mancata a Jason Rich, andato in doppia cifra per l’ennesima volta nella stagione (16 punti); il capocannoniere del campionato ad ogni partita fa giocate che valgono il prezzo del biglietto, canestri di pregiata fattura soprattutto con tiri dal mid-range. Oggi è stato chiamato ad una gara più orientata sul playmaking, dovendo far fronte all’indisponibilità di Filloy, e non si è fatto trovare certo impreparato anzi, probabilmente la squadra ha tratto giovamento da questo ruolo non consueto( ma non per questo fuori dalla sua portata) da parte dell’ex di giornata. Per questa partita, è stato importante il suo contributo nel secondo quarto, l’unico che Cremona ha rischiato di vincere; velleità che è stata appunto schiacciata dal cestita della Florida, autore di 8 punti in fila che hanno permesso ai suoi di chiudere sul 27-24 la seconda frazione.

 

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In una partita nella quale l’intera squadra ha tirato con un ottimo 52,4% da tre punti, si sono esaltati anche D’Ercole e Scrubb (6 e 13 punti rispettivamente), con il secondo che finalmente, e meritatamente per quanto visto finora, è partito in quintetto ed ha giocato ben 32 minuti. I due esterni insieme hanno messo a segno 5 delle 11 triple totali di una Sidigas che ha dominato anche e soprattutto sotto canestro: 41-29 il dato statistico al rimbalzo, cosa comunque preventivabile dato che Cremona è notoriamente una squadra “piccola”. Non è da essa, tuttavia, una percentuale del 24 % al tiro da tre (8 su 33) nella quale ha inciso sicuramente la giornata “storta” del suo uomo di punta, Johnson-Odom; il play americano che in settimana era stato al centro dell’attenzione per la questione squalifica, ha sbagliato ben 7 tiri da tre su 9 tentati, anche se ha comunque realizzato 16 punti.

Nota di merito a parte va infine dedicata a Shane Lawal, che è stato sul parquet con qualità per 14 minuti; sei punti e sette rimbalzi, un altro passo importante verso il suo pieno recupero, fisico e mentale. Un giocatore che ha delle qualità importanti che si vedono anche adesso, con uno stato ancora di non perfetta condizione atletica; il nigeriano, scudettato a Sassari, ha dato continuità alla buona prova offerta a Venezia e si candida ad essere l’uomo in più per Sacripanti in vista dei playoff.

Un Sacripanti che può sicuramente essere soddisfatto, anche e soprattutto della gara di Leunen: il Capitano ha chiuso con il referto “immacolato”, vale a dire senza errori al tiro ; 7 punti con 3/3 dal campo, la conferma ulteriore delle sue doti nel passaggio data dai 5 assist, e la certezza di essere un vero leader all’interno dello spogliatoio. Data la sua età e considerato quanto è importante per il rendimento complessivo della squadra, stupisce il fatto che sia rimasto in campo per ben 32 minuti in una partita che viaggiava sul +20 per  i suoi già nel terzo quarto. L’ala di Vancouver, a differenza di Rich, è rimasta in campo fino a pochi secondi dalla fine, e questa cosa, anche in vista dell’impegno in Coppa di mercoledì, è alquanto dubbia.

Questo è l’unico pelo nell’uovo di una partita che possiamo tranquillamente definire eccellente da parte della Sidigas Avellino.

 

 

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