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Scandone, Nenad Vucinic e le due retrocessioni che fanno pensare

La Scandone ha ufficializzato stamane coach Nenad Vucinic. Un colpo a sorpresa per la Sidigas, con Nicola Alberani che nel 2011 in A2, aveva già lavorato nella sua Forlì con il tecnico serbo.

Vucinic vanta diversi successi, in nazionale con la Nuova Zelanda e un campionato estone, sicuramente potrà portare diversi talenti stranieri in Italia alla Scandone, ma occhio ai numeri, nelle due esperienze in campionati di maggior livello, Vucinic ha fallito, con due retroessioni. Stiamo parlamdo della sua esperienza al Darussafaka nel 2008/10, in Turchia e poi successivamente a Forlì, nel 2011, ma proseguiamo con ordine.

Fino al 2010, ottimi successi per Vucinic, con la vittoria nel 2009 del titolo estone con il Cramo e l’oro nel torneo oceanico con la Nuova Zelanda. Poi l’ingaggio ad un club importante, il Darussafaka, ad Istanbul. Sia chiaro, non è la squadra che ha il livello di adesso, nel 2010 era una media-bassa squadra del campionato turco ma che spesso era in Europa, a competizioni minori. L’obiettivo di Vucinic era salvare la squadra senza troppi problemi e poi magari provare a piazzarsi in qualche coppa. La stagione si rivelò un disastro e la squadra clamorosamente arrivò al 16à posto in campionato turco e retrocedette. Nel 2013/14 risalì nel massimo campionato per poi essere quella top squadra che è ora, conosciuta anche in Europa.

Lasciato il Darussafaka nel 2010, dopo quella retrocessione, Vucinic approda a Forlì, in A2, nel gennaio 2011, voluto da Nicola Alberani. Per tutto il campionato Forlì naviga nelle ultime posizioni. Poi chiude con un’impresa: nelle ultime nove giornate i bianco-rossi vincono 8 gare su nove e guadagnano un’insperata salvezza. Il momento di svolta si ha nel gennaio 2011: quando mancano nove giornate alla fine, il tecnico Di Lorenzo viene esonerato; al suo posto subentra Nenad Vučinić. Inoltre viene rivoluzionata la squadra. Sette decimi vengono ceduti; i due principali arrivi sono Shawn Huff (Finlandia) e Bobby Jones (USA). Nella sua incredibile rimonta, Forlì ottiene la salvezza battendo anche squadre di vertice, quali Barcellona e Casale Monferrato.

Viene riconfermato Vucinic che attua una mini rivoluzione a Forlì. Vengono confermati dal coach Nenad Vučinić, il play passaportato Mike Nardi e il finlandese Shawn Huff, a questi si aggiungono altri due statunitensi. Viene promosso in quintetto il giovane Luca Campani. La stagione parte bene ma a  metà campionato Forlì si trova a 12 punti e cede due elementi importanti. Nel girone di ritorno le prestazioni della Fulgor conoscono un declino repentino. I continui cambi di giocatori portano la formazione romagnola all’ultimo posto con sole 9 vittorie all’attivo e una retrocessione già metabolizzata dai propri tifosi. La squadra verrà ripescata e poi fallirà qualche anno dopo ma Vucinic dopo il miracolo dell’anno precedente venne contestato.

Dopo Forlì la carriera di Vucinic è un pò declinata con esperienze in Cina, con la speranza di fare nuovi miracoli come in Estonia o con la Nuova Zelanda. Ora l’arrivo inatteso ad Avellino. Vediamo se saprà sorprendere la piazza biancoverde e il campionato italiano.

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