Mercogliano si è destata ieri mattina con una notizia che ha scioccato l’intera comunità: Nunziante Leo, meglio noto come Titino, decano dei ristoratori irpini, è scomparso all’età di 74 anni. A soli dieci giorni di distanza dalla scomparsa del Commendatore Antonio Sibilia, la città di Mercogliano perde una delle sue figure più illustri, che ha lasciato un segno non solo nella ristorazione irpina, ma anche nella storia dell’Avellino Calcio. Il suo ristorante era una tappa fissa per chi era diretto a Montevergine e, negli anni d’oro della serie A, un luogo di ristoro per i calciatori biancoverdi e per le squadre avversarie che avrebbero dovuto calpestare il terreno del famigerato Partenio: Juventus, Milan, Inter. I mostri sacri di quel mondo del pallone che non esiste più si sono fermati almeno una volta a mangiare da lui. Titino per un lungo periodo è stato anche dirigente dell’Avellino. Il suo ristorante era la sede delle firme dei neo calciatori biancoverdi: Antonio Sibilia, infatti, delegò Titino per la firma sui contratti dei calciatori, oltre ad essere stato il tesoriere del club avellinese. Un vero tifoso dell’Avellino, un uomo che ha saputo dare lustro alla sua Mercogliano e all’Irpinia intera. Per il senatore Enzo De Luca si perde una figura che ha fatto storia in questa terra, e poi nel campo della ristorazione, come nell’Avellino calcio. «Ci mancherà molto – dice infatti Enzo De Luca- mancherà molto all’Irpinia, per quello che ha dato, a Mercogliano, all’Irpinia, al mondo della ristorazione e dunque a quanti apprezzano i sapori di questa terra. Titino ci mancherà». Per De Luca Titino Leo è stato un punto di riferimento, insieme con la moglie Filomena, non solo, ripete, per le cose buone che hanno prodotto per gli altri. «Mi mancherà molto, perché è stato un amico caro, uno che si è speso per la sua terra e per i colori sportivi dell’Irpinia. E’ stato un simbolo, un personaggio, al fianco dell’Avellino in serie A. Anche il fatto che oggi – ieri per chi legge, ndr -, l’Avellino ha vinto con il Modena, è un altro segnale, un omaggio che io interpreto essere stato reso a chi, come Titino, non si è mai risparmiato per la sua terra, e lo ha fatto attraverso la sua attività di imprenditore e di grande tifoso dei colori della sua terra. Questa è una persona a cui sono legato da un affetto fraterno. Ed è con questi sentimenti che lo ricorderò sempre». «Se ne va un pezzo della mia vita», così il senatore Cosimo Sibilia ricorda Titino Leo: «Sin da piccolo sono stato nella schiera degli amici di Titino. Il suo ristorante è stato un punto d’incontro durante la mia infanzia e adolescenza, dato che era sotto casa mia. Tanti affettuosi ricordi mi legano a lui, la sua amicizia con mio padre è stata molto forte». «Mancherà molto non solo alla comunità di Mercogliano ma a tutta l’Irpinia la sua figura di imprenditore nella ristorazione: la sua fama ha travalicato i confini della provincia avellinese. Ha fatto tanto per questa terra e per il calcio avellinese». Anche il circolo Terra e libertà di Mercogliano partecipa al dolore della famiglia Leo “per la scomparsa di Titino, decano dei ristoratori, persona buona, appassionata, onesta. In questo momento di cordoglio ci sta a cuore ricordare anche il “nostro” Titino, iscritto al Partito Democratico sin dalla sua fondazione, amico sempre presente nella vita del circolo con i suoi consigli che nascevano da un amore autentico per la nostra comunità. Mancherà a noi tutti, mancherà a Mercogliano”. I funerali si terranno questo pomeriggio, alle 15, muovendo da via don Gennaro 11 e proseguiranno per la chiesa di San Modestino a Mercogliano
[FONTE: Il Quotidiano del Sud]Addio a Titino, il ristoratore dal cuore biancoverde
