A Perugia per riconquistare la fiducia. Dopo la settimana rovente culminata nella giornata di giovedì nel duro comunicato della Curva Sud, l’Avellino è pronto a tornare in campo per mettersi alle spalle il momento delicato. Un dovere, visto che negli ultimi cinque turni i biancoverdi hanno maturato quattro sconfitte. L’ultima, quella con il Parma, ha messo in mostra più di ogni altra quelli che sono i difetti attuali di questa squadra: zero gioco, zero identità. Difetti venuti fuori con prepotenza dopo la rocambolesca sconfitta nel derby. Il problema sta forse allora nella testa: l’Avellino non si è ancora liberato dei fantasmi. In questi casi, per svoltare, occorre trovare un risultato positivo. Un risultato che dia alla squadra fiducia e consapevolezza.
Per ottenere questo risultato servirà mettere in campo rabbia e determinazione. Aspetti che non dovrebbero mai mancare in una squadra di calcio. A maggior ragione in una squadra ferita. La sfida di Perugia sarà importante anche per mister Novellino. Il tecnico, dopo aver incassato la fiducia della società, ha lavorato su un possibile cambio di modulo (4-3-3) per dare la sterzata ad una squadra che in trasferta sin qui è partita sconfitta ancor prima di scendere in campo. Chissà che giocare a Perugia, su un campo amico, non possa permettere a Novellino e alla sua truppa di svoltare e di ritrovare quei punti in trasferta che mancano da circa un mese e che permetterebbero ai lupi di respirare. Malgrado qualche errore di troppo nella gestione delle ultime partite, Novellino resta una certezza per la squadra biancoverde. Ora tocca ai calciatori dimostrare con i fatti il loro appoggio al mister. Compattarsi, vincere, ritrovare la fiducia: a Perugia si va con tre obiettivi precisi.