Avellino calcio – Buon San Valentino lupi, ecco le maglie più belle della storia

Per un qualsiasi tifoso la maglia della propria squadra è come una seconda pelle, che riveste il cuore e riscalda la passione e l’orgoglio. Un vessillo di cui andare fieri, da indossare con emozione sincera. È quella che rimane mentre i giocatori passano, è quella che riporta alla mente vittorie e sensazioni. Ogni maglia ha una sua particolarità estetica, sempre nuova per le esigenze commerciali sempre più impellenti, ma tutte sono indimenticabili. A questi sentimenti non sfuggono ovviamente neanche i tifosi del lupo, che vedono nel bianco e nel verde il modo più efficace per esprimere l’amore verso la propria terra. E per questo nel giorno di San Valentino abbiamo deciso di farvi un regalo, scegliendo le maglie più belle della storia dell’Avellino (dagli anni ’70 in poi).


[tps_title]1973-1974[/tps_title]

La maglia della prima stagione in Serie B nella storia del lupo è uno straordinario inno alla semplicità e all’essenzialità. La tonalità di verde è pura e limpida, mentre il colletto a V bianco si allunga fino al petto. Un modello “genuino”, vicino ai valori del popolo irpino, oltre che dal significato simbolico notevole.


[tps_title]1975-1976[/tps_title]


Il modello stile Ajax adottato in questa stagione è probabilmente uno dei più all’avanguardia nella storia dei colori biancoverdi. Con maniche bianche e palo centrale verticale verde, spesso accompagnata da pantaloncini neri, questa maglia è un vero e proprio gioiellino. Riproporla potrebbe essere un’idea vincente a livello di marketing.

 


[tps_title]1978-1979[/tps_title]
La maglia del primo anno in Serie A, griffata Puma, è di un verde decisamente più scuro rispetto a quello visto di solito. Ad arricchirla il collo a polo bianco e le strisce bianche sulle maniche, che scivolano fino ai polsi. Una maglia dallo stile “tedesco” per il primo ballo in massima serie.


[tps_title]1981-1982[/tps_title]
Da Puma ad Adidas, il quarto anno di A regala ai tifosi del lupo un’altra maglia dall’alto valore estetico. Il brand tedesco ritorna ad un verde più chiaro e lo impreziosisce con sottilissime strisce verticali di colore bianco, un colletto e, soprattutto, con le iconiche tre bande bianche sulle maniche e i polsi di un bianco più marcato. Compare anche il primo storico sponsor: Iveco.


[tps_title]1982-1983[/tps_title]
Nella stagione successiva l’Avellino lascia Adidas e passa a Robe di Kappa. Il marchio torinese propone un kit pulito, sobrio e allo stesso tempo elegante. Colletto bianco a polo, tonalità di verde chiara, con inserti bianchi sulle maniche.


[tps_title]1984-1985[/tps_title]
Oltre ad un prolungato collo a V bianco, Ennerre introduce come novità stilistica una larga striscia bianca orizzontale che si estende sia nella parte anteriore che in quella posteriore della maglia. Nella stessa stagione fu proposta una riuscitissima rivisitazione del modello del ’75-76 con pantaloncini bianchi. Lo sponsor è uno di quelli più amati dal tifo irpino: Santàl.

[tps_title]1987-1988[/tps_title]
Altrettanto bella è la casacca marcata Uhlsport della stagione ’87-88. Il kit presenta un colletto a polo bianco e soprattutto è contraddistinto da due diverse tonalità di verde che si alternano su strisce verticali. Con lo sponsor detersivi Dyal, i lupi ottennero il miglior piazzamento in A. Quattro stagioni orsono, nel 2015-2016, Givova si ispirò a questo modello per realizzare la prima maglia.


[tps_title]1995-1996[/tps_title]
Per la prima volta i nomi dei calciatori fanno la loro apparizione sulla maglia biancoverde: basterebbe già questo per inserire questo modello tra i più belli di sempre. Ma Diadora va oltre e offre diversi elementi originali come i laccetti che chiudono il collo bianco o la “splendente” e variegata tonalità di verde scelta.


[tps_title]2004-2005[/tps_title]
Nella stagione che si conclude con la trionfale vittoria ai playoff sul Napoli di De Laurentiis, Royal disegna una casacca semplice e ornata da sottili inserti bianchi. Il verde utilizzato si sposa alla perfezione con i pantaloncini bianchi e lo storico logo viene piazzato al centro anziché sul petto. Lo sponsor è IVPC.


[tps_title]2013-2014[/tps_title]
A proposito di rivisitazioni, per il primo anno di Serie B post-fallimento Legea va sul classico e ripesca – seppur a stagione in corso – il kit utilizzato nel 1982. Il colletto a polo è piuttosto ampio, la tonalità di verde è simile a quella utilizzata nel 2004. La scelta si rivela azzeccata: quando l’Avellino gioca di notte, come allo Stadium contro la Juventus, l’effetto ottico è meraviglioso.

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